Se c’è un’immagine inossidabile e che affascina tutti, grandi e piccini, è quella di un Natale con la neve. Spesso però per averla bisogna andare in montagna, sulle Alpi o gli Appennini, o in qualche città del Nord Europa. Ma quest’anno forse avremo una gradita sorpresa.
Le previsioni a lungo termine su quello che sarà il meteo per il periodo natalizio sono ovviamente soggette a cambiamenti e stravolgimenti di fronte. Gli esperti, ormai da diverso tempo, ripetono che l’inverno 2017/18 sarà molto freddo con concrete possibilità di neve in pianura. Appurato ciò c’è da comprendere quando questi fenomeni si verificheranno nel tempo.
I meteorologi hanno individuato che alcune correnti gelide provenienti dall’Europa del Nord e dalla Siberia si abbatteranno sull’Italia nei prossimi mesi. Un piccolo assaggio lo abbiamo avuto nei giorni scorsi quando la sciabolata artica di Attila è arrivata nel nostro Paese facendo crollare la colonnina di mercurio. Ovviamente inoltrandoci nell’inverno le sciabolate saranno ancora più gelide e cariche di neve che potrà cadere anche in pianura.
Gli ultimi prospetti avevano indicato due correnti fredde per il prossimo dicembre: uno si sarebbe verificata all’inizio del mese, l’altra sul finire. Secondo questo quadro avremmo quindi avuto un Capodanno molto freddo, con una notte di San Silvestro addirittura gelida e sotto zero, ma un Natale mite grazie ad un nucleo di Alta Pressione che avrebbe portato cielo soleggiato e temperature più alte della media del periodo.
Ora man mano che ci avviciniamo alla fatidica data gli esperti riportano dei mutamenti nel quadro che potrebbero portare a piacevoli sorprese.
Stando ai modelli matematici gli esperti hanno rivelato che un anticiclone tiepido e soleggiato interesserà l’Italia nel periodo natalizio, ma probabilmente questo arriverà prima di Natale mentre nei giorni di festa sul nostro Paese potrebbe arrivare un forte maltempo con concrete possibilità di neve a bassa quota.
Le correnti atlantiche non riusciranno a muoversi verso Est per via dell’Alta Pressione che stazionerà sulla Penisola Iberica e sull’Europa Orientale. La perturbazione atlantica si fermerà quindi sul bacino Mediterraneo portando freddo e pioggia sulla nostra Penisola. A ciò va aggiungersi che l’Alta Pressione favorirebbe anche la discesa di aria gelida dalla Groenlandia e l’unione di questi due fenomeni porterebbe alla formazione di neve.
Ma dove nevicherà? Dipenderà da dove l’aria fredda penetrerà in Italia, e a così distanza di tempo è molto azzardato poterlo prevedere. Se l’aria fredda affluisse dalla Porta del Rodano a farne le spese sarebbe il Nord Ovest e il Centro Italia tirrenico, se invece l’aria fredda entrasse dalla Porta di Bora interesserebbe maggiormente le regioni adriatiche e meridionali. Quello che sembra però abbastanza certo è che se queste correnti riusciranno ad entrare nel nostro Paese la quota neve sarà molto bassa e la neve in città sarà molto probabile.