In questo 2017, ma purtroppo già dagli anni scorsi, l’Italia è il mondo intero hanno vissuto momenti di vero terrore per colpa dei terremoti che, con sempre più violenza hanno colpito diversi parte del nostro paese e del mondo. Ora, secondo quanto emerso dall’annuale incontro della Geological Society of America tenutosi a Seattle è probabile che il 2018 possa essere un anno molto difficile per i terremoti con un incremento sismico notevole. Due geofisici hanno infatti dimostrato che vi è un rallentamento della rotazione terrestre e questo potrebbe essere strettamente correlato con l’aumento dei terremoti.
Ovviamente si tratta di rallentamenti impercettibili a noi umani, ma secondo quanto spiegato dai due geofisici nel corso dell’incontro a Seattle, tra questo evento i terremoti potrebbe esserci una correlazione. Infatti, secondo i loro studi, questi rallentamenti della Terra negli ultimi anni sono coincisi con momenti dove il numero di terremoto di magnitudo 7, o ancora più forte, sono aumentati a livello globale. Quindi c’è un aumento da 2 a 5 terremoti in più rispetto alla media.
Non è la prima volta che viene effettuato uno studio di questo genere: già diversi mesi fa gli studiosi avevano mostrato come i terremoti si raggruppino nel tempo, con un intervallo di 32 anni. Quindi si entra in una fase in cui potrebbe esserci effettivamente un incremento di eventi sismici legati, sempre secondo quanto emerso dalla Geological Society of America, a questo rallentamento della rotazione terrestre. Nel mentre diversi giornali dedicati al alla scienza hanno approfondito l’argomento sia per calmare chi si è fatto prendere dal panico, sia per spiegare meglio ciò che potrebbe accadere che, sottolineaimo, pur essendo su base scientifica è comunque una ipotesi. Come si legge su Adnkronos, ovviamente, se l’ipotesi è corretta il prossimo grande terremoto potrebbe accadere abbastanza rapidamente: è quanto scrive James Dolan un geologo dell’università della California perché, secondo i suoi studi, la Terra ha iniziato proprio in quest’anno il rallentamento periodico della sua rotazione e quindi nell’anno prossimo, il nostro pianeta potrebbe essere vittima di 5 grandi terremoti in più rispetto alla media annuale.
La speranza è che siano terremoti non catastrofici, se proprio devono avvenire e che, soprattutto, la scienza e gli studi geo-fisici possano fare passi avanti nell’avvisare con anticipo sull’arrivo delle scosse.