Commemorazione dei defunti: i cimiteri monumentali in Italia

cimiteri monumentali
Cimitero Monumentale di Staglieno, Genova (Maurizio Beatrici, CC BY-SA 4.0, Wikicommons)

Nel giorno della Commemorazione dei defunti, il 2 novembre, o anche prima il 1° novembre, visto che per la maggior parte delle persone il giorno festivo è quest’ultimo, è anche l’occasione per visitare i cimiteri monumentali d’Italia, vere e proprie opere d’arte, tra capolavori di architettura e scultura. Cappelle e tombe sontuose, statue finemente scolpite, altari, tempietti, bassorilievi, la memoria dei defunti diventa un omaggio toccante ed esteticamente emozionante.

Qui vogliamo segnalarvi i cimiteri monumentali da visitare in Italia, per la Commemorazione dei defunti e durante tutto il mese.

I cimiteri monumentali da vedere in Italia

I cimiteri monumentali sono sorti in Italia nel XIX secolo, per effetto delle leggi napoleoniche che proibivano le sepolture nelle chiese e nei centri abitati. Sono nati così i cimiteri costruiti come templi, con portici, logge, cappelle, sculture e innumerevoli capolavori d’arte. Dovevano ospitare i personaggi facoltosi e storici e ancora oggi in gran parte è così, anche se sono stati aperti a tutti. Moltissimi personaggi famosi sono sepolti nei cimiteri monumentali italiani. Ecco quelli che non dovete perdervi in Italia.

Cimitero monumentale di Staglieno – Genova

Angelo di Giulio Monteverde, Cimitero monumentale di Staglieno (Twice25 & Rinina25, CC BY 2.5, Wikipedia)

Il cimitero monumentale di Staglieno, a Genova, è uno dei cimiteri monumentali più importanti d’Europa. Sorge nella nella val Bisagno, ne quartiere di Staglieno. Oltre che per le sue bellissime sculture, il cimitero è famoso perché qui sono sepolti personaggi importanti della storia italiana: da Giuseppe Mazzini a diversi garibaldini che fecero parte della spedizione dei Mille, tra i quali Antonio Burlando, e Michele Novaro, compositore della musica dell’Inno d’Italia, Nino Bixio. Tra i personaggi della cultura, riposano a Staglieno: Fabrizio De André, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo Sanguineti e Constance Lloyd, moglie di Oscar Wilde. Quello di Staglieno è un vero e proprio museo a cielo a aperto, per via delle sue numerosissime tombe monumentali, le imponenti e suggestive statue funerarie, opera soprattutto di scultori genovesi. Tra le sculture più note c’è l’ Angelo della Resurrezione di Giulio Monteverde, del 1882, che decora la tomba della famiglia Oneto. Il cimitero di Staglieno aprì il 2 gennaio del 1851.

Cimitero del Verano – Roma

Cimitero del Verano, Roma, angelo ( iessi – Flickr, CC BY 2.0, Wikicommons)

Nell’elenco non può certo mancare il Cimitero del Verano di Roma. Chiamato semplicemente Verano, deve il suo nome all’antico campo dei Verani, gens senatoria della repubblica romana. Il cimitero monumentale di Roma trova nel quartiere Tiburtino, lungo la via consolare Tiburtina, vicino alla basilica di San Lorenzo fuori le mura. Il luogo dove venne realizzato il cimitero ottocentesco era già luogo di sepoltura, nella zona, infatti, si trovavano le catacombe di Santa Ciriaca e qui fu sepolto san Lorenzo, sulla cui tomba sorsero la basilica e il convento. Il cimitero fu realizzato tra il 1807 e il 1812, progetto di Giuseppe Valadier. I personaggi celebri sepolti al Verano sono moltissimi, ricordiamo: Goffredo Mameli, autore dell’Inno d’Italia, Akdo Fabrizi, Vittorio Gassman, Vittorio De Sica, Giulio Andreotti, Carlo Pedersoli (Bud Spencer)

Cimitero Monumentale di Milano

L’ultima cena, Cimitero monumentale di Milano (Pe-Jo, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Il Cimitero Monumentale di Milano, chiamato anche il Monumentale, è il grande cimitero cittadino che sorge a nord del centro storico, vicino alla stazione di Porta Garibaldi. E’ stato progettato dall’architetto Carlo Maciachini, seguendo uno stile eclettico con richiami bizantini, gotici e romanici: la prima sepoltura fu posta al Monumentale il 2 novembre 1866. Successivamente, il cimitero è stato arricchito di numerose opere, come obelischi, templi greci, sculture sia classiche che contemporanee e anche una versione ridotta della Colonna di Traiano di Roma. All’entrata principale del cimitero si trova il Famedio, il Tempio della Fama. Anche qui sono sepolti moltissimi personaggi storici e famosi, su tutti Alessandro Manzoni, ma anche Arrigo Boito, Carlo Cattaneo, Ferdinando Bocconi, Anna Kuliscioff, Alda Merini, Walter Chiari, Enzo Tortora, Franca Rame e Dario Fo.

Cimitero monumentale della Certosa di Ferrara

Cimitero monumentale della Certosa di Ferrara (Nicola Quirico, CC BY-SA 4.0, Wikicommons)

Nella suggestiva cornice della Chiesa di San Cristoforo alla Certosa, sorge su un’ampia area verde a due passi dal centro storico di Ferrara, all’interno della cinta muraria, il cimitero monumentale della Certosa. Il cimitero si sviluppa all’interno dei chiostri del complesso religioso, con tombe e cappelle situate sotto il portico, e nella zona esterna circostante. Si tratta di un luogo che emana grande pace e tranquillità e dotato di eccezionale bellezza architettonica. Il complesso religioso con la chiesa di San Cristoforo era stato concepito inizialmente come monastero certosino, per volontà di Borso d’Este. La costruzione iniziò nel 1452 e fu aperto nel 1461. Il complesso inizialmente era fuori le mura cittadine, poi venne incluso dall’Addizione Erculea, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento. A seguito dell’occupazione napoleonica i monaci furono cacciati, il complesso fu adibito a caserma militare, poi acquistato al comune di Ferrara e trasformato in cimitero nel 1813. Il complesso è stato successivamente ampliato negli anni. C’è anche un Famedio destinato au caduti della prima e seconda guerra mondiale. Tra i personaggi famosi sepolti al imitero monumentale della Certosa di Ferrara, ricordiamo: Michelangelo Antonioni, Giovanni Boldini e ovviamente Borso D’Este, la cui tomba però è nel Famedio.

Cimitero monumentale della Certosa di Bologna

Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna (Mattis, CC BY-SA 4.0, Wikipedia)

Il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna si trova poco fuori le mura del capoluogo emiliano, ai piedi del colle della Guardia, dove si trova il santuario della Madonna di San Luca. Il cimitero è stato aperto nel 1801 e sorge sulla precedente struttura della Certosa di San Girolamo di Casara, risalente al 1350 e chiusa da Napoleone nel 1797. Dell’antica Certosa è rimasta solo la Chiesa di San Girolamo. Quello di Bologna è uno dei cimiteri monumentali più belli d’Italia, visitato nel grand tour di personaggi del calibro di Chateaubriand, Stendhal e Byron. Da vedere il Chiostro Terzo o della Cappella, di ispirazione neoclassica e le tombe dipinte a tempera, caratteristica originale del cimitero. Numerose sono le sculture, di particolare pregio il coro ligneo intarsiato ripristinato da Biagio De’ Marchi nel 1538. Sono sepolti qui: il poeta Giosuè Carducci, il pittore Guido reni, il cantante lirico Farinelli e il pittore Giorgio Morandi.

Commemorazione dei defunti: visita al cimitero di Staglieno

A cura di Valeria Bellagamba

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