Spedita come un pacco, messa in aereo, consegnata alle hostess e bye bye nonnina. E’ questo quello che hanno fatto i parenti americani di una donna di novant’anni che è stata rinvenuta l’altro giorno dalla Polizia aeroportuale dello scalo Punta Raisi di Palermo mentre vagava per l’aeroporto con il girello senza sapere dove andare.
La nonnina 90enne è partita martedì su di un volo Miami-Roma-Palermo con destinazione finale Trabia, paese sicilian, dal quale la signora era partita tanti anni fa, quando era ancora giovane alla volta di Miami, negli Stati Uniti, per cercare fortuna. E lì la signora è rimasta per tantissimi decenni. Ed ora a novant’anni il figlio e i nipoti hanno pensato di rispedirla – già, proprio come un pacco postale – nella sua terra origine, infischiandosene, evidentemente, delle conseguenze.
Ad attendere all’aeroporto la signora Maria, questo il suo nome, infatti non c’era nessuno. Nessun parente di quelli rimasti in Sicilia che fosse venuto a prenderla e non è chiaro se qualcuno sapesse del suo arrivo. Fatto sta che la nonnina si è ritrovata abbandonata in aeroporto, ha iniziato a vagare per lo scalo, offrendo 50 dollari a chi potesse accompagnarla a Trabia. Nessuno però le ha dato ascolto, nessuno si è interessato a questa donna di novant’anni con il girello. Fino a che se ne accorgono gli agenti della Polaria, la polizia aeroportuale, che la soccorrono.
Gli agenti assieme al personale Gesap e al caposcalo Alitalia aiutano nonna Maria, la rifocillano, l’accompagnano all’Hotel Città del Mare dove la signora passa la notte. Nel frattempo la polizia riesce a rintracciare telefonicamente il figlio della signora, il quale fornisce i recapiti dei parenti di Trabia.
L’indomani quindi gli agenti accompagnano la nonnina fino a Sciara, 20 km da Trabia, dove vivono dei nipoti della signora. “Siamo stati con la signora fino a quando l’abbiamo accompagnata a Città del Mare – racconta il dirigente della Polaria Vittorio Gusmano – dove il caposcalo di Alitalia e Gesap le hanno trovato una sistemazione per la notte, il giorno dopo l’abbiamo accompagnata dai parenti”.
C’è da augurarsi che questi parenti, che a quanto pare non sapessero dell’arrivo della nonnina, siano più accoglienti del figlio e dei nipoti americani che non si sono fatti scrupoli a mandare da sola una donna di novant’anni in un altro Continente senza che ci fosse nessuno ad attenderla all’aeroporto.