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Paura in volo: hostess nel panico terrorizzano i passeggeri

Quando si vola in aereo le figure di riferimento sono le hostess e gli steward. Sono loro la parte umana, la faccia che vediamo di questo mistero chiamato ‘volo aereo’. Il capitano, colui che guida e ci porta a destinazione, non lo vediamo, sentiamo solo la sua voce che ci dà il benvenuto a bordo. Le hostess quindi hanno un compito importantissimo: sono il fondamentale punto di riferimento per tutti i passeggeri. E non è un caso se ci scrutano quando saliamo a bordo.

E quando si vola tutti sanno bene che c’è davvero da preoccuparsi solo quando anche le hostess si agitano. A tutti sarà capitato durante un volo di subire un vuoto d’aria o una turbolenza, magari di spaventarsi un po’, ma poi di girarsi e vedere le hostess scherzare fra di loro, continuare le loro faccende come se niente fosse successo e ciò, possiamo dirlo, è tranquillizzante perché significa che non c’è alcun pericolo.

Ed inoltre ci si aspetta che loro, le hostess, sappiamo gestire anche le situazioni di emergenza. Anche quelle in cui ‘qualcosa sta succedendo per davvero’, ma in cui è indispensabile mantenere la calma. Ma cosa succede se le hostess non sono capaci di farlo? Succede il panico, succede che i passeggeri siano totalmente terrorizzati. Ed è cio che hanno vissuto i passeggeri del volo Air Asia partito da Perth e diretto a Denpasar.

Volo AirAsia: panico a bordo e le hostess terrorizzano i passeggeri

Il volo AirAsia partito da Perth, Australia, e diretto a Denpasar, Indonesia, è partito da poco. L’aereo è già in quota, a 10.363 metri di altezza, quando il comandante riscontra un’avaria e decide di tornare indietro.  Il mezzo però inizia a perdere quota e in appena nove minuti scende a 7.250 metri di altezza. La cabina perde pressione e dal soffitto scendono le maschere per l’ossigeno.

La situazione è quindi già abbastanza preoccupante così per i 145 passeggeri a bordo, ma a rendere il tutto terrorizzante ci pensano le hostess. I passeggeri hanno infatti raccontato – e qualcuno è riuscito a riprendere la scena con il telefonino –  che le hostess correvano lungo il corridoio urlando ‘emergenza, emergenza’, piangendo, non informando i passeggeri di quanto stava avvenendo. In parole semplici: avevano totalmente perso il controllo della situazione.

Fortunatamente l’aereo riesce a rientrare a Perth senza problemi e senza conseguenze per i passeggeri, se non quella di aver vissuto una delle esperienze più drammatiche della loro vita a causa del comportamento inadeguato delle hostess. Comportamento denunciato dai passeggeri una volta giunti a terra.

“La paura è aumentata a causa del personale che ha urlato, sembrava piangere ed era scioccato – ha raccontato la reporter Clare Askew, che si trovava a bordo – nessuno ci ha detto cosa stava succedendo”. “Non eravamo realmente spaventati all’inizio – ha aggiunto un altro passeggero Mark Bayley-  ma dopo aver visto l’hostess che urlava siamo rimasti terrorizzati. Aspettavamo una rassicurazione dal personale di volo, ma non ne abbiamo ricevuta nessuna”. “Ho preso il cellulare e inviato un messaggio alla mia famiglia, sperando che lo ricevessero. Era veramente sconvolgente, ci siamo salutati tutti” è la testimonianza di un’altra viaggiatrice.

AirAsia da canto suo non ha fatto altro che lodare i suoi piloti che hanno fatto atterrare l’aereo rispettando la procedura operativa standard e si sono pienamenti impegnati per la sicurezza dei nostri ospiti e dell’equipaggio”. E il responsabile della compagnia Ling Lion Tien ha aggiunto:”La sicurezza dei nostri passeggeri è la nostra priorità. AirAsia si scusa con i passeggeri per qualsiasi inconveniente causato”.

Ma c’è chi vuole andare a fondo della vicenda. L’aviazione civile australiana ha aperto un’inchiesta per appurare cosa sia effettivamente successo.”Abbiamo chiesto informazioni su quanto accaduto a bordo. – è il commento del portavoce Peter Gibson  – Vedremo se tutto è stato gestito correttamente”.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro