Intossicati al ristorante. Una vicenda incredibile alcune persone sono rimaste intossicate dopo aver mangiato un minestrone al ristorante di un albergo di Varazze. Tra gli intossicati ci sono non solo tre clienti, ma anche i titolari dell’albergo.
Sono sette gli intossicati al ristorante di un albergo di Varazze, in provincia di Savona. I quattro componenti della famiglia titolare dell’hotel, marito, moglie e due figli, di cui uno di 9 anni, insieme a tre clienti di Voghera, una coppia con un bambino di 4 anni. Tutti avevano mangiato minestrone a base di ortaggi surgelati. Per tutti, purtroppo, è stata necessaria la lavanda gastrica e il ricovero in ospedale. Gli adulti hanno dovuto trascorrere una notte in osservazione in astanteria, mentre i bambini sono stati tenuti due giorni in pediatria.
I titolari dell’hotel non hanno colpe, visto che sono rimasti intossicati anche loro. L’origine dell’intossicazione sta negli ortaggi surgelati, venduti, a quanto si apprende, da una nota azienda italiana, anche se non se ne conosce il nome. Le vittime hanno accusato subito i sintomi dell’intossicazione, con nausea, vertigini e allucinazioni.
A sentirsi male subito è stata la moglie del titolare dell’albergo, che aveva finito di mangiare per prima. Tutto è successo appena un quarto d’ora dopo mangiato. “Il bambino vedeva le papere sul muro e parlava con loro“, ha raccontato il cliente di Voghera al quotidiano La Stampa.
Una vicenda assurda, che sembra ripetere il copione di un altro caso accaduto alcune settimane fa sempre con ortaggi surgelati. In quel caso si parlò di foglie di mandragora, una pianta tossica molto diffusa nel Medioevo (nota come pianta per gli intrugli delle streghe!), ipotesi poi smentita.
Nel caso dell’albergo di Varazze, a seguito delle analisi effettuate dal centro antiveleni dell’ospedale Maugeri di Pavia sugli ortaggi surgelati usati per il minestrone sono emerse tracce di alcaloidi, ovvero sostanze allucinogene. Probabilmente la busta di verdure surgelate conteneva un’erba velenosa.