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Ora solare 2017, entra a fine ottobre: lancette indietro

Torna l’ora solare 2017, ovvero il momento in cui le lancette vengono portate indietro di un’ora. Un momento che segna il passo e che ci fa entrare dritti dritti nell’inverno, nella stagione della poca luce solare, delle giornate brevi. Ormai gli aperitivi all’aperto fino alle 21 sono solo un ricordo estivo. Più in linea con il periodo pensare a qualche cioccolata calda da bersi in un posto al chiuso. O magari a sgranocchiare qualche castagna (qui dove raccoglierle e le migliori sagre del periodo).

Il sole in questi giorni di quasi metà ottobre sorge a Roma alle 7.17 e tramonta alle 18.38. Nel giro di quindici giorni il sole tramonterà pochi minuti dopo le 17. E man mano che ci addentreremo nell’inverno l’ora del tramonto sarà sempre più vicina a quella del risveglio. Si raggiungerà l’apice del giorno più corto dell’anno il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno. Si acquisterà più luce al mattino, ma si perderà nel pomeriggio.

Quando entra l’ora solare 2017

L’ora solare 2017 entra l’ultima domenica di ottobre, ovvero alle 3  nella notte fra sabato 28 e domenica 29 ottobre le lancette degli orologi devono essere portate indietro di un’ora. L’ora solare sarà vigente fino a domenica 25 marzo 2018 quando faremo l’operazione inversa.

Sono ormai più di 100 anni che l’adozione dell’ora legale e il ritorno poi a quella solare sono diventati consuetudine. Da parecchi decenni prima di allora già si stavano valutando negli Stati Uniti e in Gran Bretagna un sistema per risparmiare energia. Perfino già Benjamin Franklin nel 1784 pensava ad un sistema per far risparmiare sull’uso delle candele. Durante la Prima Guerra Mondiale poi l’esigenza di risparmiare energia divenne indispensabile ed il cambio dell’ora fu una soluzione. Dapprima Gran Bretagna, poi Germania, Francia ed Italia adottarono questo nuovo sistema che ha subito delle alternanze di utilizzo e delle sospensioni in Italia durante il Ventennio. Ripristinata definitivamente nel 1966, 30 anni più tardi, ovvero nel 1996, tutti i Paesi dell’Unione Europea hanno deciso di utilizzare lo stesso calendario, ossia l’ora legale entra l’ultima domenica di marzo fino all’ultima domenica di ottobre.

Ora legale tutto l’anno?

Quello che sembra un innocuo spostamento delle lancette modifica invece profondamente le nostre abitudini, la percezione del mondo e condiziona molto anche il turismo. Nel nostro piccolo e nell’immediato il cambio può far venire mal di testa, spossamento e irritabilità. In alcuni può provocare delle blande forme depressive.

Ma è così necessario questo cambio dell’ora? Da più parti e puntualmente quasi ogni anno si chiede di mantenere l’ora legale per tutto l’anno. Le ragioni sono molteplici una su tutte è il turismo. Diversi studi hanno evidenziato infatti come una maggior luce pomeridiana favorirebbe i viaggi e gli spostamenti specie nelle stagioni di mezzo come l’autunno e la primavera.

Avere luce nel pomeriggio favorisce attività all’aperto, invita ad uscire, mentre avere luce al mattino non incide su questo tipo di attività. La mattina d’altronde generalmente si va al lavoro, non si esce per fare attività ricreative. Dal punto di vista del risparmio energetico avere l’ora legale o quella solare cambia poco: l’energia che non si consuma al pomeriggio si consumerebbe al mattino. Sebbene in alcune zone del mondo il risparmio energetico, viste le abitudini delle popolazioni potrebbero esserci.

Più luce al pomeriggio potrebbe significare strade più sicure all’ora di punta, ma più difficoltà ad alzarsi dal letto quando è ancora buio. Dal punto di vista della salute quello in cui tutti concordano è che non c’è niente di peggio del cambio: è quello più che avere sempre l’ora legale o quella solare a creare disturbi al nostro ritmo circadiano.

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro