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Con l’arrivo dell’autunno iniziano le passeggiate nei boschi alla ricerca di funghi. Purtroppo a causa di una estate molto secca quest’anno non si troveranno molti funghi, anzi in molte zone nemmeno ci saranno. L’assenza di pioggia si è fatta sentire su tutta Italia, anche se in montagna, sulle Alpi, c’è stato qualche temporale in più. Tuttavia, nulla vieta di cimentarsi in questa appassionante ricerca soprattutto dei porcini, perché anche se dovesse andare a vuoto ne avremo comunque guadagnato una bellissima e ristoratrice passeggiata tra i boschi.
Molto importante. Ricordiamo che per raccogliere funghi non ci si può improvvisare, bisogna essere esperti e conoscere molto bene le diverse specie, per non rischiare di cogliere quelli velenosi, pericolosissimi e spesso molto simili a quelli non velenosi. Soprattutto sono necessari permessi e autorizzazioni rilasciate di solito con lo specifico tesserino, per ottenere il quale può essere obbligatorio frequentare dei corsi. Inoltre ci sono dei limiti sulla quantità di funghi che possono essere raccolti in un giorno e anche sulle ore giornaliere da dedicare alla raccolta. Alcune zone prevedono anche il pagamento di una tariffa. Ogni Regione d’Italia ha la sua normativa. Per conoscere leggi e regolamenti sull’argomento, consultate il sito web della vostra regione.
Cercare funghi questo autunno sarà un’impresa piuttosto complicata, la forte siccità, con scarsissime precipitazioni, un po’ in tutta Italia, salvo qualche eccezione, non ha permesso che si creassero condizioni di umidità necessarie per la formazione di funghi. Nulla vieta, però, di provarci se non altro per fare una bella passeggiata nei boschi. Qui vi segnaliamo i luoghi migliori dove andare a funghi in Italia.
I boschi del Nord Italia, su Alpi e Prealpi, sono sicuramente tra i luoghi migliori d’Italia per andare in cerca di funghi. Qui troviamo ambienti molto favorevoli alla formazione e alla crescita di tante specie di funghi e soprattutto boschi bellissimi. I posti migliori sono soprattutto in Trentino, nelle foreste del Parco dell’Adamello-Brenta, sull’Altopiano della Paganella, nella Val di Sole, nella Val di Non e nella Val di Fiemme. In Alto Adige sono da perlustrare i boschi della Val Pusteria e la Val Venosta. Poi in Veneto, sull’Altopiano di Asiago e nei boschi del Cadore, sulle Dolomiti Belluensi. In Emilia Romagna è stata istituita una vera e propria strada dedicata alla raccolta di funghi, la “strada del fungo“, che parte dalla Val Taro e si unisce alla Val Baganza e alla Val Ceno, per poi dirigersi verso il mare.Ottimi per la raccolta di funghi anche i sentieri del Parco Regionale dell’alto Appennino Modenese.
I boschi degli Appennini, tra Toscana, Romagna, Marche e Umbria offrono diversi percorsi per la raccolta di funghi. In particolare, in Toscana un buon posto è la zona del Monte Amiata; tra Toscana e Romagna le Foreste Casentinesi; nelle Marche i monti Catria e Nerone e nord e i boschi de Parco dei Monti Sibillini a sud; mentre in Umbria sono consigliati i boschi nei dintorni di Terni. Infine tra Abruzzo e Marche sono consigliati i boschi dei Monti della Laga e in Abruzzo la Marsica.
Anche il Meridione d’Italia offre molte e inaspettate zone perfette per andare a funghi. I posti migliori, dove trovare funghi anche molto grandi sono i boschi dell’altopiano della Sila, dove trovare un’eccezionale varietà di funghi, e sul Pollino, in Calabria. Poi in Campania, nell’entroterra del Cilento e nel Casertanto nella zona del Lago di Laceno. Infine si possono cercare funghi zone boscose di Potenza e Aliano, in Basilicata.
VIDEO: andare a funghi in Calabria