Come sappiamo molto bene, i cambiamenti climatici in atto sulla Terra possono sconvolgere per sempre alcuni paesaggi, e già lo stanno facendo, con il rischio di perdere per sempre alcune zone la cui esistenza tendiamo a dare per scontata. Il riscaldamento globale sta sciogliendo i ghiacci ai Poli, soprattutto al Polo Nord, e molti ghiacciai storici d’Europa; in montagna nevica sempre meno, mentre quelle che erano zone temperate si stanno trasformando aree in tropicali, con estati bollenti e tempeste con cicloni devastanti. In altre parti del mondo la siccità avanza inesorabile, distruggendo zone una volta fertili e portando gravi carestie.
Aridità, tempeste tropicali, inondazioni affollano le cronache di questi giorni. Mentre nel Mediterraneo abbiamo avuto una estate di caldo africano, nel Golfo del Messico e sulle coste meridionali e atlantiche degli Stati Uniti si stanno preparando ad un cambio di stagione, tra estate ed autunno, con uragani sempre più violenti. Abbiamo visto le devastazioni dell’uragano Harvey, mentre è in corso un altro uragano ancora più grave, Irma, che sta investendo in queste ore i Caraibi.
In questo preoccupante scenario se le cose non cambieranno o se peggioreranno, il riscaldamento globale con lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello dei mari e degli oceani rischia di far scomparire per sempre molte località costiere e alcune città famose. Da tanti anni si parla del pericolo che corre Venezia, prima ancora dei cambiamenti climatici. Una città estremamente fragile sempre vittima dell’acqua alta e che potrebbe scomparire con il riscaldamento globale.
A rischio sono anche molte città degli Stati Uniti, soprattutto sulla costa atlantica. Città già duramente colpite da uragani recenti e passati, con pesanti inondazioni che ne hanno stravolto il tessuto urbano. E che hanno fatto subito capire come potrebbero diventare in futuro, se le acque non dovessero ritirarsi.
Sembrano scenari da film apocalittico, ma non lo sono poi così tanto. Gli esperti di clima sono anni che lanciano allarmi, prima tra l’indifferenza generale ora addirittura ne negazionismo dell’attuale Presidente Usa Donald Trump. Se l’opinione pubblica oggi è generalmente più sensibile a questi temi, il problema sono le istituzioni che in molti casi dovrebbero intervenire in modo più deciso ed efficace per prevenire i danni dei cambiamenti climatici.
Nella peggiore delle previsioni sul cambiamento climatico riguardante gli Stati Uniti, c’è il rischio che centinaia di città e località costiere americane scompaiano per sempre, sommerse dall’acqua. Una situazione terrificante che potrebbe verificarsi in circa 80 anni, intorno al 2100. Secondo la NOAA (National Oceanic and Atmosphere Agency) c’è la possibilità che il livello degli oceani salga a tal punto da sommergere ben 670 comunità costiere a causa delle inondazioni croniche. Addio a tutte quelle belle città Usa affacciate sull’Oceano con le passerelle di legno accanto alla spiaggia, i lunghi moli a palafitta, i luna park con la ruota panoramica sul mare. Il rapporto, pubblicato lo scoro gennaio dalla NOAA, definisce questo scenario difficile, ma possibile.
Il gruppo di ricerca Climate Central ha preso le proiezioni del rapporto della NOAA e ha creato un plug-in per Google Earth che mostra quanto catastrofici possono essere i danni alle località costiere statunitensi se le inondazioni si verificassero oggi. Il plug-in lo trovate qui.
Città Usa da visitare prima di essere sommerse
Se le previsioni catastrofiche di inondazioni future dovessero essere confermate (speriamo di no), molte città Usa scomparirebbero per sempre. Vediamo quali sono le più conosciute e importanti, quelle da visitare prima che scompaiano per sempre, sommerse dall’Oceano
Atlantic City
Atlantic City, si trova in New Jersey, a sud di New York. È una città circondata dall’acqua, affacciata sull’Oceano Atlantico e con una vasta laguna alle spalle. È famosissima per il suo bel lungomare con l’ampia passerella di legno, il parco di divertimenti e i casinò. Che peccato se venisse sommersa.
New Orleans
La città più vivace degli Stati Uniti. New Orleans, in Louisiana, è famosa per il suo spirito latino e creolo. Fondata dai francesi e con tanti quartieri caratteristici e una città fragilissima dal punto di vista ambientale: è completamente circondata dall’acqua. Sorge sulle rive del fiume Mississippi, nel suo tratto finale, e affacciata sul lago Pontchartrain. A forte rischi di esondazioni, con l’alluvione più grave e devastante avvenuta nel 2005 con l’uragano Katrina che sommerse completamente la città.
Galveston
Affacciata sul Golfo del Messico, in Texas, sulla costa di Houston, Galveston sorge su un’isola lunga e stretta, con una grande baia alle spalle. È stata pesantemente devastata dall’uragano Harvey. È una bella città, con spiagge, stabilimenti balneari, parchi divertimenti e strutture turistiche che rischiano però di essere inghiottiti dall’Oceano.
Miami Beach
Località turistica famosissima, Miami Beach è la città simbolo della Florida, con i suoi alti grattacieli che si specchiano sull’Atlantico. La vasta spiaggia sabbiosa, i locali alla moda, i parchi di divertimenti e il sole che splende tutto l’anno, tranne quando ci sono gli uragani, fanno di Miami Beach una meta molto ambita dai turisti di tutto il mondo. Affrettatevi a vederla perché potrebbe scomparire, anche se non subito. Miami Beach sorge su una lunga isola davanti alla costa continentale americana alla quale è collegata da alcuni ponti. Una citta circondata dall’acqua.
Charleston
Più a nord, in South Carolina, è a rischio la città di Charleston. È una storica città e una meta turistica molto frequentata dagli americani, in cui si possono ammirare tanti edifici e ville dell’epoca coloniale, monumenti e bellissimi giardini. Si affaccia su una baia sull’Atlantico, dove sfociano diversi fiumi.La sua bellezza elegante è in pericolo.
VIDEO: Charleston, South Carolina