Il Sud degli Stati Uniti è in ginocchio dopo il passaggio dell’uragano Harvey. Ad essere colpito è stato soprattutto il Texas, con inondazioni e devastazioni nella parte meridionale dello Stato, sulla costa del Golfo del Messico. A Houston le dighe hanno ceduto e vaste zone residenziali della città sono state allagate. Migliaia di persone sono state evacuate e il bilancio delle vittime è salito a 18. Per gli Stati Uniti è il secondo uragano più grave dopo Katrina che nel 2005 distrusse la città di New Orleans.
Uragano Harvey in Texas: le devastazioni
Nonostante sia stato declassato a tempesta tropicale, l’uragano Harvey continua a fare danni, vittime e disagi in Texas, lo Stato Usa colpito. Le città che ci affacciano sulla costa del Golfo del Messico, come Corpus Christi e Galveston, e la vicina Houston sono state travolte da piogge torrenziali e allagamenti. E ancora continua a piovere.
Tutta la città di Houston è allagata sotto almeno un metro d’acqua. La situazione è talmente grave che il sindavo Sylvester Turner ha imposto il coprifuoco. Una decisione necessaria per”assicurare la sicurezza pubblica”. A Houston non si potrà circolare dalle 10 di sera alle cinque del mattino locali.
A causa della rottura di alcune dighe e dell’esondazione di diversi bacini idrici, l’acqua continua a salire. Nella contea di Brazoria, a sud di Houston, sulla costa, è scattato l’ordine di evacuazione della popolazione, circa 350 mila abitanti, a seguito della rottura degli argini a Columbia Lakes. “Fuggire ora!” è l’ordine che compare sul sito web ufficiale della Contea. Il nuovo allarme è scattato a causa dell’insufficienza degli allagamenti “controllati”, con il graduale rilascio delle acque dei bacini per evitare il collasso delle dighe. La Addicks Reservoir, il bacino a sud di Houston è esondato, facendo scattare ordini di evacuazione mai emessi prima. Purtroppo molta gente non è riuscita a fuggire ed è rimasta intrappolata nelle proprie case. Le autorità le hanno invitate a mettere indumenti sulla porta, per contenere l’acqua, e bandiere bianche sui tetti e fuori dalle porte per segnalare la richiesta di aiuto. In molte zone, però, l’acqua è arrivata fino ai tetti delle case.
I soccorritori stanno perlustrando le zone delle esondazioni con elicotteri, gommoni e imbarcazioni speciali alla ricerca di superstiti e persone rimaste intrappolate. Molte zone allagate sono ancora inaccessibili e le piogge purtroppo proseguiranno per alcuni giorni.
La Croce Rossa ha comunicato che 17.000 sono state persone ospitate in strutture di accoglienza e che nella sola città di Houston sono state tratte in salvo oltre 3.500 persone. Il generale dell’aviazione James Witham, direttore delle operazioni interne della Guardia Nazionale, ha dichiarato che verrà aumentato il numero dei militari impegnati nelle operazioni di salvataggio nelle zone colpite dall’uragano Harvey.
Quasi un quarto della popolazione dello Texas abita in zone in cui è stato dichiarato il disastro naturale. Si tratta di 18 contee dove vivono quasi 7 milioni di persone. Oltre 30.000 persone hanno bisogno di un rifugio.
Il bilancio ufficiale delle vittime è di 18 morti, ma molti sono i dispersi, ancora in numero imprecisato. Le autorità temono, poi, che con il ritiro delle acque restituisca altri corpi senza vita. Una situazione drammatica.
Si teme anche per l’economia non solo locale ma nazionale. La costa texana, infatti, produce da sola quasi un terzo del petrolio Usa. Le scorte al momento sono sufficienti, ma nel lungo termine l’impatto sul settore petrolifero statunitense potrebbe causare danni enormi, soprattutto con il progredire della tempesta e il picco delle inondazioni atteso tra oggi, 30 agosto, e domani. Già dallo scorso 25 agosto erano state evacuate 105 delle 737 piattaforme petrolifere del Golfo del Messico. Problemi ci sono anche per la produzione di gas naturale, con le raffinerie chiuse a causa delle inondazioni.
Houston prima e dopo l’uragano Harvey (Video New York Times)
Le autorità stimano che circa 1,25 milioni di persone rimarranno senza energia elettrica in Texas, mentre più di 450mila chiederanno assistenza. Secondo gli analisti di Wall Street le perdite per le compagnie assicurative saranno di circa 20 miliardi di dollari. Nel complesso i danni provocati dall’uragano Harvey saranno di almeno 42 miliardi di dollari.
Nel frattempo, sulle zone colpite del Texas sono stati cancellati oltre 1.400 i voli.
Harvey minaccia ora la Louisiana sud-occidentale, dove è stato proclamato lo stato di emergenza.
Uragano Harvey in Texas: consigli per i viaggiatori
A causa della drammatica situazione provocata dall’uragano Harvey sono ovviamente sconsigliati i viaggi nel Texas meridionale, nella vicina Louisiana e nel Messico nordorientale.
Il portale web della Farnesina Viaggiare Sicuri ha emesso questo avvisto:
La tempesta tropicale Harvey sta interessando il Texas, dove le Autorità hanno emesso un ordine di evacuazione da alcune zone a sud di Houston; la Louisiana, dove è stato proclamato uno stato di emergenza; il Messico nord orientale. Si raccomanda ai connazionali cautela e di monitorare l’evoluzione della situazione meteo sui media e sui siti www.houstonemergency.org e www.readyharris.org dove sono disponibili informazioni aggiornate su preparativi e piani di emergenza.
VIDEO: l’uragano Harvey dopo il Texas minaccia la Louisiana (ABC News)