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Terremoto ad Ischia: turisti in fuga

(GAETANO DI MEGLIO/AFP/Getty Images)

Il grave sisma che ha colpito l’Isola di Ischia, causando al momento due morti, 25 feriti e 7 dispersi, ha gettato nel panico le migliaia di turisti presenti nella splendida isola campana e gli isolani sconvolti da un terremoto così forte. Il terremoto è avvenuto in mare ad appena un miglio di distanza dal Faro di Punta Imperatore ed è stato quindi avvertito distintamente specie nelle località limitrofe di Forio, Lacco Ameno e Casamicciola, comune in cui si sono registrati i maggiori danni.

Il black out che ha seguito il terremoto ha interessato anche la località di Ischia e di Ischia Porto gettando ancor più nel panico la popolazione. La gente è scesa in strada, molti i turisti che sono scesi con le valigie in cerca di un mezzo per tornare sulla terra ferma. Alcuni alberghi risultano al momento ancora isolati.

I turisti vogliono lasciare l’isola

Al porto stanno arrivando le squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile a dare aiuto e sostegno alle squadre di Ischia. Molti proprietari di barche ormeggiate al porto di Ischia, di Forio, Casamicciola, e Lacco Ameno stanno organizzandosi per rientrare al golfo di Napoli e stanno offrendo passaggi a turisti.

Il servizio ordinario di navigazione riprenderà nella mattinata di domani, ma la Protezione Civile è pronta ad organizzare delle speciali navette. Intanto stanotte in molti pensano di dormire all’aperto, mentre la Protezione Civile sta cercando dove poter far passare la notte a chi stanotte non potrà rientrare nella propria casa per via dei crolli.

Autore: Cini Silvia

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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