Andare al mare in estate, soprattutto nelle zone particolarmente amate dai turisti come Ischia può non essere esattamente rilassante, anzi. Può diventare molto impegnativo. Questo perchè ci sono tanti bambini, tanti ragazzi e (inutile nascondersi dietro un dito) anche tanti adulti maleducati o irrispettosi del luogo e del momento di pace e riposo che magari una persona richiede. Così, per evitare di trasformare una giornata in spiaggia a Ischia in qualcosa di folle e di veramente fastidioso, alcune mete turistiche hanno deciso di prendere dei provvedimenti.
È quello che ha deciso appunto il Comune di Ischia. In quest’isola caos e schiamazzi sono praticamente all’ordine del giorno e una destinazione solitamente tranquilla diventa così un vero e proprio inferno di urla. Da adesso basta però perchè il Sindaco ha istituito delle aree di silenzio. Cosa significa? Dunque, fino al prossimo 30 settembre, grazie ad un’ordinanza voluta proprio dal Sindaco di Ischia, in alcune aree del centro cittadino in determinate fasce orarie fare rumore è illegale.
La notizia è arrivata direttamente dai giornali locali che hanno spiegato come dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 9 del mattino, alcune vie del centro diventino zone silenziose. Qui non si potrà fare capannello con gli amici e ridere e scherzare, nè ascoltare musica o parlare, silenzio assoluto! Il bello, se così si può dire, è che non è uno scherzo. Chi farà rumore in quegli orari definiti di silenzio, sarà condannato a multe molto salate che vanno dai 500 ai 4000 euro. Sì, ma come fanno a controllare se parlo o no? Questo si staranno chiedendo in molti, beh, è semplice: il Comune di Ischia ha già predisposto un mini-esercito di Vigili stagionali che entreranno in azione proprio in questi giorni e che saranno con le orecchie ben tese per scovare i trasgressori e punirli.
Ora, se da un lato l’idea può allettare molti che sono alla ricerca del silenzio e della quiete, dall’altra sembra un provvedimento un po’ eccessivo che va a ledere la voglia di divertimento tipica dell’estate e dei luoghi di vacanza come Ischia stessa. Forse, invece di arrivare a misure così estreme, basterebbe un po’ più di rispetto l’uno verso l’altro.