Se state per partire per le vacanze in Sardegna ci sono alcune regole che dovete conoscere molto bene se volete evitare dei guai. Come dovreste già sapere, non è consentito portare via sabbia, sassi, conchiglie né altro materiale naturale dalle spiagge dell’isola. Si tratta di una regola fondamentale per preservare l’integrità e la bellezza di un ambiente unico e prezioso come quello della Sardegna e anche fragile e delicato.
Purtroppo molti turisti non hanno minimamente a cuore l’ambiente che visitano e incuranti dei danno che possono fare, prelevano, spesso in gran quantità, sabbia dalle spiagge per portarla a casa come souvenir. Capita che ne prendano delle bottiglie intere. Un vero e proprio furto di cui ci eravamo già occupati in un articolo di un paio di anni fa. Un fenomeno che aveva spinto un gruppo di sardi a creare una pagina Facebook per sensibilizzare i turisti sul problema, invitandoli a non depredare di sabbia e conchiglie le spiagge dell’isola. Un comportamento peraltro vietato. Così è nata la pagina Sardegna Rubata e Depredata, dove oltre alle campagne di sensibilizzazione vengono riportate anche le notizie su turisti pizzicati in aeroporto con valigie e trolley pieni di sabbia, al rientro a casa dalle spiagge sarde.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta quando l’ennesimo un turista è stato sorpreso con un sacchetto della preziosissima sabbia con granelli di quarzo di Is Arutas, una delle spiagge più belle e spettacolari della Sardegna. Così la regione ha deciso di usare il pugno di ferro.
Il dal Consiglio regionale della Sardegna ha appena approvato il testo unificato in materia di Turismo che introduce sanzioni molto pesanti nei confronti di chi depreda le spiagge dell’isola portando via sabbia, sassi e conchiglie:
“Chiunque asporta, detiene, vende anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare e in assenza di regolare autorizzazione o concessione rilasciata dalle autorità competenti, è soggetto a una sanzione che varia dai cinquecento ai tremila euro“.
Multe fino a 3.000 euro per i trasgressori. Turisti avvisati, mezzi salvati. La tentazione di portarsi a casa un souvenir anche piccolo, un mucchietto di sabbia, un sasso o una conchiglia particolare, può essere forte. Se tutti facessimo così, però, le spiagge verrebbero letteralmente spogliate. Ecco perché sono state prese queste misure severe.
Tanto per parlare di numeri dare un’idea del fenomeno, negli ultimi due mesi scarsi sono stati sequestrati all’aeroporto di Cagliari circa 300 kg di conchiglie. Una quantità impressionante. E non siamo ancora ad agosto. Le conchiglie sono state trovare dagli addetti alla sicurezza nelle valigie dei turisti, nelle buste con i souvenir acquistati nei negozi, nei sacchetti della biancheria da lavare al ritorno delle vacanze e perfino nelle tasche dei pantaloni. Gli addetti degli aeroporti vi controllano borse e bagagli e vi fanno svuotare le tasche quando lasciate l’isola. Tenetelo bene a mente!
Ma poi perché rovinare un posto così bello che ci ha regalato una vacanza da sogno? Abbiate cura dei luoghi e dell’ambiente che visitate. Una conchiglia o la sabbia tolta dal suo ambiente naturale per essere trasformata in trofeo “muore”. lasciatela nel suo ambiente naturale. Se proprio volete portare con voi un ricordo, scattate foto a non finire! Oggi gli smartphone e i sistemi di archiviazione online delle immagini consentono di scattare e salvare migliaia di foto, come mai avremmo immaginato pochi anni fa. Rispettate l’ambiente!
VIDEO: la spiaggia al quarzo di Is Arutas