Tropea, casa vacanza respinge coppia: ‘non si affitta a gay e animali’

I messaggi su whatsapp

‘Non accettiamo nè gay, nè animali’. La choccante risposta è stata data dal proprietario di una casa vacanza di Santa Maria, località vicino Tropea, ad una coppia omosessuale che dopo aver regolarmente prenotato chiedeva ulteriori dettagli sulla struttura.

I due giovani di Napoli avevano deciso di trascorrere un weekend a Tropea – località perla della Calabria, celebre per il suo centro storico, il suo Santuario sul mare, le sue splendide spiagge e le acque cristalline –  ed avevano trovato su un noto portale una guest house che gli piaceva: una dependance indipendente, ristrutturata di recente e con la piscina. Perfetta per trascorrere un weekend di relax. I due avevano quindi proceduto alla regolare prenotazione. Una volta effettuata la prenotazione sono entrati in contatto telefonico con il proprietario per avere ulteriori informazioni. Insomma, fino a qui tutto come sempre accade.

Ma ad un certo punto il titolare parlando via whatsapp con i due ragazzi ha capito che si trattava di una coppia gay e la gentilezza mostrata fino a quel momento è finita: “È il primo anno che fittiamo e la depandanza è nuova nuova… finita a maggio. Qui non si accettano né animali, né gay. Mi scuso se posso sembrare troglodita”.

I due dopo lo sconcerto e dopo aver cancellato la prenotazione hanno deciso di rendere pubblica la vicenda e si sono rivolti all’Arcigay di Napoli. “Nella mia mente si è materializzata l’immagine storicamente e drammaticamente famosa dei cartelli nazisti esposti fuori dai negozi: vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei – ha detto uno dei due ragazzi nella testimonianza raccolta da Repubblica-. Da allora sono trascorsi ben 70 anni, ma da quegli eventi, probabilmente, molti non hanno tratto alcun insegnamento. I soldi per l’affitto che io e il mio compagno gli avremmo dato non sarebbero stati uguali a quelli che avrebbe ricevuto da una qualsiasi coppia etero?“. E poi ha aggiunto:  “Non ci sono rimasto male per noi due nel mio cuore ho pensato alle ricadute pesantissime che un messaggio del genere avrebbe potuto avere su un ragazzo più giovane, che fatica a riconoscersi, ad accettarsi. O che, semplicemente, è più sensibile riguardo al proprio orientamento. Nessuno deve sentirsi inaccettato”.

Autore: Cini Silvia

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