Viaggiare in aereo è spesso stancante e faticoso, per alcuni che hanno paura di volare è un’esperienza ancora più difficile – ma si può superare con dei corsi e dei buoni consigli, ecco qui quali . E potete immaginarvi quanto possa essere un’esperienza impegnativa per i bambini.
Se da parte dei genitori ci si aspetta che facciano di tutto per non far urlare e piangere il bambino tutto il tempo del volo, ciò per il bene del bambino stesso e dei passeggeri – e magari sono genitori particolarmente attenti come quelli di un volo della Ryanair – allo stesso modo ci si aspetta dai passeggeri e dal personale di volo un po’ di pazienza in più nei confronti di un bambino che piange.
Ma ciò che dovrebbe essere semplice buon senso non sempre è così scontato. Ma dall’altra parte i bambini non possono essere l’alibi affinché tutto sia sempre lecito ed accettabile.
Troppi capricci: famiglia espulsa dall’aereo
Il giornale The Indipendent ha raccontato la vicenda ben poco piacevole, ma per niente chiara che una famiglia di cinque persone composta da genitori e tre figlie, la cui più piccola di un anno, ha avuto in un viaggio da Fort Lauderdale e diretto a New York. La famiglia in questione è stata ‘espulsa’ dall’aereo in seguito ad un alterco avuto con una passeggera in seguito ai capricci della bambina.
La più piccola della famiglia Raanan avrebbe dato un calcio alla poltrona antistante la sua e la passeggera che la occupava si è molto infastidita. Talmente tanto che ne è nata una lite che il personale di bordo ha sedato invitando la famiglia a scendere. La Compagnia aerea, la Jet Blue, riferisce che la litigata è sfociata in minacce fisiche e che quindi per evitare eventuali problemi durante il viaggio fosse meglio far accomodare fuori la famiglia.
Una volta scesi la famigliola ha cercato di far valere il proprio diritto a stare su quell’aereo ma il personale di sicurezza intervenuto per accompagnare a terra i cinque ha dichiarato che la compagnia aerea è libera di accettare o meno passeggeri a bordo.
Per la disavventura la compagnia ha rimborsato quasi 500 euro alla famiglia, la quale però ha dichiarato di averne spesi oltre 1500 per acquistare altri biglietti per poter raggiungere New York e che è pronta ad andare in tribunale e a citare la compagnia aerea per diffamazione e danni morali.