Se qualche giorno fa vi abbiamo parlato dei possibili effetti negativi sui voli aerei da e verso la Gran Bretagna dopo la Brexit, soprattutto da parte di Ryanair che parlava di lasciare Dublino per spostarsi in Europa, oggi arriva una notizia diversa. Le soluzioni alla Brexit esistono, per quanto riguarda i voli almeno, e le ha trovate easyJet.
La seconda compagnia low cost si è trasferita a Vienna, scegliendo quindi l’Austria come nuova sede della società e questo spostamento servirà per tutelare i diritti di volo dei passeggeri vista l’imminente uscita del Regno Unito dell’Unione Europea.
Dopo la Brexit che è prevista per marzo 2019, easyJet avrà il certificto di volo “Aoc” per volare all’interno dell’Unione Europea: le pratiche sono già iniziate e a breve cominceranno i primi voli. Avendo sede così in Europa, easyJet registrerà 110 nuovi aerei prima che il Regno Unito lasci definitivamente l’Unione Europea. A oggi easyJet conta 100 velivoli, 4mila dipendenti nei paesi dell’Unione Europea, altri in svizzera e 140 aerei e 6000 persone nel Regno Unito.
Con questa mossa easyJet diventarà una compagnia aerea paneuropea e così easyJet Uk, Svizzera ed Europe saranno nelle mani di easyJet plc, quotata a Londra, ma con maggioranza nell’Ue. La Brexit comincia dunque a farsi sentire sempre più forte e le conseguenze sono tante, come abbiamo visto. Partendo da Ryanair che vuole lasciare la Gran Bretagna, passando per easyJet che sta spostando la sede e il suo fulcro lavorativo in Svizzera. L’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea, oltre a conseguenze politiche, economiche e sociali sta cominciando a sortire i primi effetti anche nel mondo dei trasporti e, adesso, toccherà alla British Airways vedere come comportarsi e capire cosa fare nel futuro immediato per i suoi voli e i suoi passeggeri. Bisognerà stare a vedere, ma una cosa è certa: i vettori low cost si stanno facendo sentire e, piano piano, si ritaglieranno la loro nuova fetta di mercato.