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Sardegna Vacanze: cosa fare e vedere in 10 giorni sulla costa Ovest

Sardegna Vacanze: Oristano, Tharros (iStock)

Per le vostre vacanze in Sardegna vi abbiamo già segnalato i posti più belli e imperdibili dell’isola. Dalle spiagge più belle alle città e borghi da visitare. Per non parlare del bellissimo e selvaggio entroterra, con le montagne brulle e le aree nuragiche. La Sardegna è terra antichissima, le spettacolo della natura si accompagna ad una storia e tradizioni millenarie, ancora fortemente presenti. Per il vostro viaggio vi abbiamo proposto diversi itinerari, a seconda del tempo a disposizione: un weekend o di 2/3 giorni per visitare l’isola oppure un tempo più lungo, da vivere in diverse parti di questa bellissima regione.

Così vi abbiamo proposto diversi itinerari per una vacanza in Sardegna di 10 giorni da vivere al al Nord, sulla costa Est e sulla costa Sud. Manca solo la parte Ovest dell’Isola che vi proponiamo qui.

Sardegna Vacanze:  10 giorni sulla costa e l’entroterra Ovest

Se avete in programma di trascorrere 10 giorni in Sardegna, oltre ai classici e più battuti itinerari, soprattutto nel Nord-Est dell’isola, vi consigliamo di andare alla scoperta del selvaggio e poco conosciuto Ovest. Una parte bellissima della Sardegna, caratterizzata da paesaggi suggestivi. Dalle ampie spiagge sabbiose, alla vasta pianura del Campidano. Un territorio affascinante, ricco di zone di pregio naturalistico e aree archeologiche. Ecco dove andare.

Potete raggiungere la parte ovest della Sardegna arrivando in aereo a Cagliari o ad Alghero, quindi noleggiare un’auto per spostarsi.

Dune di Porto Pino (Cristiano Cani, CC BY 2.0, Wikicommons)

Una prima proposta di itinerario riguarda la parte sud-occidentale. Partendo da Cagliari, in direzione di Iglesias e poi di Teulada, potete andare alla scoperta delle coste e dell’entroterra di questa parte di Sardegna. Potete visitare la spiagge più belle, che vi abbiamo già segnalato nell’itinerario del Sud: Tuerreda, Torre del Budello. Porto Scudo, Porto Zafferano, fino alla spiaggia più occidentale della punta meridionale della Sardegna, la spettacolare spiaggia delle Dune di Porto Pino, una lunga distesa di sabbia bianchissima, con dune e arbusti, spesso battuta dal vento.

Da qui, risalendo la costa verso nord, trovate subito Porto Pinetto, una cala protetta, circondata da rocce ricoperte di vegetazione mediterranea, dove si affaccia la spiaggia di Sa Bua. Qui sabbia e rocce si alternano, bagnate da un’acqua azzurra trasparentissima. Proseguendo verso nord trovate la spettacolare Cala su Turcu, con le rocce ricoperte di arbusti mediterranei che scendono in mare. Quindi la piccola e deliziosa Cala Barracca o Su Portu De Su Trigu, con una spiaggetta di sabbia bianca e rocce di granito scuro. Più a nord di trova invece una spiaggia famosa della Sardegna, e tra le più belle, spiaggia Sa Salina, nella località di Is Solinas, nel basso Sulcis. La spiaggia è una lunga distesa di sabbia bianca soffice, con dune e vegetazione mediterranea alle spalle, dietro alla quali sorgono grandi stagni. Nella parte più settentrionale la spiaggia prende il nome di Porto Botte. Il litorale si affaccia sull’Isola di Sant’Antioco, che insieme a quella di San Pietro appartiene all’arcipelago del Sulcis.

Sant’Antioco e l’Isola di San Pietro meriterebbero una vacanza a parte. Su entrambe le isole trovate spiagge meravigliose, tra spiagge sabbiose e calette rocciose. Oasi naturali e uno territorio perfetto per gli appassionati di birdwatching. Tra le spiagge imperdibili ricordiamo: la Caletta e la Bobba sull’isola di San Pietro e la spiaggia Grande di Calasetta sull’isola di Sant’Antioco.

Sulla costa sarda più a nord, di fronte alla punta settentrionale dell’Isola di San Pietro  si trova la deliziosa località di Portoscuso, con una spiaggetta di sabbia dorata. La località ha un porticciolo turistico dal quale partono le imbarcazioni per l’Isola di San Pietro. Un grazioso centro storico e una caratteristica torre in pietra, affacciata sul porto. Proseguendo verso nord troviamo altre belle spiagge della costa sud-occidentale sarda: Fontanamare, il litorale di Iglesias, la spettacolare e selvaggia Cala Domestica, con la vicina La Caletta, a e la lunga spiaggia di Portixeddu. Nell’entroterra di Buggerru e Portixeddu, a Fluminmaggiore, dovete visitare il parco archeologico nuragico e punico-romano del Tempio di Antas – Sardus Pater e le vicine Grotte di Su Mannau, un percorso nelle viscere della terra.

Tempio di Antas, Fluminmaggiore (Beckstet, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Un altro itinerario parte sempre da Cagliari, ma diretto questa volta verso la parte centro-occidentale della Sardegna. Si prende la Statale 131 Carlo Felice, in direzione di Oristano. Prima di raggiungere la costa, fate una deviazione sulla statale 197 in direzione di Barumini, per visitare lo straordinario sito archeologico nuragico di Su Nuraxi, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il villaggio nuragico risale al al XVI-XIV secolo a.C., si è sviluppato tra il XIII ed il VI secolo a.C., ed è il più grande di tutta la Sardegna. Un sito di oltre 23mila m² di suggestiva bellezza. Da visitare anche il centro storico di Barumini con Palazzo Zapata, oggi Casa Museo, edificato nel XVII secolo con elementi gotici e rinascimentali sui resti di un insediamento nuragico riportati alla luce. Nelle vicinanze si trovano il Parco Sardegna in Miniatura e il Parco naturale della Giara, nel comune di Tuili.

Arrivati ad Oristano avete da visitare una città con un bellissimo centro storico, con chiese, palazzi e monumenti. Su tutti spicca la statua di Eleonora d’Arborea, che regnò qui, sul quello che era il Giudicato di Arborea, tra il XIV e il XV secolo. La principale attrazione della zona, situata nel comune di Cabras, è la Penisola del Sinis, un luogo di suggestiva bellezza naturalistica e pregio storico e archeologico. La Penisola, che si apre a ventaglio sul mare, ha una costa frastagliata e ospita al suo interno grandi stagni e saline. Fa parte dell’omonima Area marina protetta e qui si trovano spiagge selvagge molto particolari, come Is Arutas, la spiaggia di San Giovanni di Sinis e quella di Marte Morto (Su Siccu). Ma la parte più bella e suggestiva della penisola è Capo San Marco, dove si affaccia l’omonima spiaggia e dove sui rilievi del lungo e stretto promontorio sorgono il sito archeologico e la necropoli punica di Tharros. Qui sorgeva una vera e propria città, fondata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. poi conquistata dai cartaginesi e infine dai romani, dopo la Prima guerra punica nel 238 a.C. La città fu successivamente occupata dai Vandali e dai Bizantini, per essere abbandonata nel 1050 a causa delle numerose incursioni saracene. Oggi quello che rimane dell’antica città sono soprattutto reperti romani, in particolare le colonne del tempio, che si stagliano sul mare blu.

Colonne di Tharros, Sardegna (Wikipedia)

Le spiagge della zona sono quella di Torre Grande, sulla costa della baia dove si affaccia Tharros. Più a sud la spiaggia di Pistis e quella di Torre dei Corsari. Mentre più a sud, dopo la costa frastagliata si trova la famosa spiaggia di Piscinas., una spiaggia vastissima, di sabbia e dune, con arbusti mediterranei, dove il mare è azzurro e limpido. A nord di Oristano, invece, si affaccia sulla costa la lunghissima spiaggia di Is Arenas, di sabbia dorata, con la grande pineta alle spalle. Un luogo di spettacolare bellezza.

Infine, l’ultimo itinerario comprende la parte nord-occidentale. Si arriva ad Alghero di visita la bella città di origine catalana, la bella Riviera del Corallo, con le baie e spiagge molto diverse tra loro, il Parco Naturale di Porto Contee l’area nuragica di Palmavera. Si scende poi sulla costa verso sud, fermandosi nelle calette che si incontrano sul litorale frastagliato, tra cui la Spiaggia della Speranza. Fino ad arrivare a Bosa, splendido borgo marinaro, che sorge su un’insenatura.

VIDEO: Sardegna Vacanze. Il Centro-Ovest

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba