Guida della Sardegna: cosa mangiare in estate

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Malloreddus (Lachlan Hardy, CC, BY 2.20, Flickr)

Per le vostre vacanze in Sardegna, vi abbiamo già dato molte informazioni su  cosa fare e vedere sulla bellissima isola. Vi abbiamo spiegato come arrivare, dove andare. Vi abbiamo segnalato i posti più belli e come visitare l’isola spendendo poco. La Sardegna è il luogo delle vacanze dei sogni, con le sue meravigliose spiagge, l’entroterra aspro e selvaggio, gli antichi insediamenti della civiltà nuragica, i paesini dove il tempo sembra essersi fermato e dove le tradizioni sono ancora vive.  Numerosi i monumenti da visitare, così come le aree naturali di stupefacente bellezza.Qui vogliamo darvi invece alcune informazioni su cosa mangiare in estate sull’isola.

Qui vi ricordiamo altri suggerimenti per le vostre vacanze in Sardegna:

Guida della Sardegna: cosa mangiare

La cucina sarda è ricchissima e molto varia. Tanti sono i piatti tipici, a base di carne, pesce, pasta e formaggi. Molte prelibatezze sono forse un po’ troppo caloriche per l’estate. Scopriamo inseme i piatti tipici di questa fantastica regione, in particolare quelli più adatti all’estate.

Un classico piatto sardo, da provare in ogni stagione, sono i malloreddus, gli gnocchetti sardi di semola di grano duro e dalla forma di piccole conchiglie. Il loro nome cambia a seconda delle zone. Nel Sassarese sono chiamati cigiones o ciciones, nel Logudoro macarones caidos o macarones de punzu, mentre nel Nuorese cravaos. Si mangiano conditi con salsa di pomodoro, ragù o altri condimenti. Un altro piatto di pasta da assaggiare anche in estate sono i culurgiones dell’Ogliastra (prodotto IGP), fagottini ripieni, simili ai ravioli, ccon ricotta e menta, oppure patate, pecorino fresco e menta; in Gallura vengono aromatizzati anche con scorza di limone o arancia. Un piatto fresco ideale per l’estate.

La fregola o fregula è un’altra specialità imperdibile. Si tratta di una pasta secca di semola di grano duro, lavorata a piccoli grumi che sembrano granelli di grano. Con questa pasta particolare vengono prodotti piatti tipici come la fregula al sugo, la fregula con le arselle (telline) o altri frutti di mare. Da provare anche la panada, un timballo si pasta sfoglia con ripieno di carne d’agnello (o anguille), patate e pomodori secchi; è una specialità di Assemini, nel cagliaritano, ma si prepara un po’ in tutta la Sardegna.

Molti sono i piatti a base di carne, come il maialino da latte sardo, il porceddu, arrostito e aromatizzato con il mirto, oppure l’agnello o capretto da latte. Piatti derivati dalla tradizione contadina, cucinati allo spiedo alla brace. Un’altra specialità è la Cordula o Cordedda, piatto a base di intestini di capretto o di agnello intrecciati e cucinati intorno ad uno spiedo oppure in padella con piselli.

Gamberi Carabineros, cucina sarda (Shardan, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Essendo in estate, però, la preferenza va chiaramente verso i piatti di pesce e anche qui le specialità non mancano. Oltre ai classici piatti a base di pesce lesso o arrostito – in Sardegna se ne trova freschissimo in gran quantità – si possono gustare quelli tipici delle varie zone dell’isola, con ricette differenziate, soprattutto a base di crostacei. Tra le specialità segnaliamo: a Cagliari la fregula cun cociula (vongole), le Còcciulas e cotzas a sa schiscionera (vongole e cozze cucinate in tegame), la Cassòla, una zuppa di pesci, crostacei e molluschi, gli spaghetti alla bottarga, poi il tonno rosso preparato in molte varianti; ad Alghero le aragoste alla catalana, bollite con pomodoro, sedano e cipolla, condite con una salsa ottenuta dalla testa, con aggiunta di succo di limone, olio d’oliva, la razza in agliata, lessata e condita con sugo di pomodoro, aceto, aglio e prezzemolo; a Oristano i Gamberi Carabineros alla Vernaccia; Olbia si mangiano piatti a base cozze, vongole veraci e arselle; mentre all’arcipelago de la Maddalena e a Santa Teresa di Gallura la specialità è l’insalata di polpo, in diverse varianti. Il tonno rosso è una specialità della costa meridionale, soprattutto del Sulcis, dove si trovano alcune delle più antiche tonnare del Mediterraneo.

La cucina sarda offre anche una grande varietà di dolci golosi. Il più famoso è la Seadas, il cui nome può variare, da seada a sebadas a seconda della località. Il dolce è preparato con una sfoglia di pasta fresca, che viene riempita di formaggio pecorino sciolto nella semola o vaccino fresco e aromatizzato al limone. Questa pasta ripiena viene poi fritta e ricoperta con il miele, preferibilmente quello di corbezzolo, prodotto ovviamente in Sardegna. Alcune varianti propongono la Seadas ripiena di ricotta e scorza d’arancio. Altri dolci a base di formaggio, sono le Formagelle o Casadinas, tortine di pasta ripiene di formaggio fresco aromatizzato al limone, tipiche del Logudoro e della Barbagia. Vengono preparate anche delle varianti con la ricotta, che sono chiamate Regottinas o Ricottelle.

Da non perdere infine il pane Carasau, sottile e croccante, originario della Barbagia.

VIDEO. Guida della Sardegna: la cucina

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