Le vacanze al mare sono già iniziate per qualcuno, anche se per le partenze di massa, note come esodo estivo, c’è ancora tempo. Nel frattempo molti comuni balneari hanno emesso regolamenti sulle norme da osservare in spiaggia, con relative sanzioni. Si tratta di quelle norme a tutela del pubblico decoro, dell’ambiente, della quiete e della salute pubblica, più le norme contro gli abusivi.
Vacanze al mare: multe in arrivo in spiaggia
Ogni anno le spiagge italiane si affollano di venditori, massaggiatori e chi più ne ha più ne metta. Alcuni sono autorizzati, con regolare licenza, a vendere merci e prestare servizi in spiaggia. Altri no. Si tratta degli abusivi, venditori di ogni genere di merce. Capita spesso che vendano abiti o accessori con marchi famosi contraffatti. Non vanno acquistati mai o si rischiano multe pesantissime.
Ma non è tutto. Alcuni comuni hanno deciso di usare il pugno di ferro contro i venditori ambulanti abusivi e i multare chiunque acquisti qualsiasi oggetto da loro. Non solo imitazioni di marchi famosi, ma anche oggetti di poco conto.
E’ quello che ha deciso di fare il Comune di Chioggia, che ha introdotto multe dal dai 25 ai 500 euro per chiunque acquisti in spiaggia merce di qualunque tipo dai venditori non autorizzati. Un pugno di ferro contro i venditori abusivi. Nell’avviso del Comune di Chioggia è scritto:
“I venditori regolari, autorizzati dal Comune ad operare in spiaggia sono facilmente identificabili dall’utenza grazie a un cartellino di riconoscimento ed una targhetta identificativa sull’attrezzatura utilizzata. L’acquisto di qualsiasi genere di merce da un venditore abusivo è vietato e punito con una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro“.
L’avviso è affisso negli stabilimenti balneari di Chioggia ed è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Comune. L’iniziativa rientra in una campagna condotta con Gebis (Associazione Gestori Stabilimenti Balneari) e Ascot (Associazione Commercio Operatori del Turismo).
Vacanze al mare: vietato fumare in spiaggia
Nel frattempo, stanno arrivando anche i divieti di fumo sulle spiagge italiane, a tutela della salute degli avventori. Attualmente in molte spiagge italiane fumare non è vietato, ma solo sconsigliato e in alcuni stabilimenti balneari sono previste delle aree specifiche dedicate ai fumatori, in modo da non far respirare il fumo agli altri bagnanti.
Il Codacons ha chiesto di vietare il fumo in spiaggia, a tutela della salute dei cittadini. Inoltre è partito il progetto ‘RespiriAmo il Mare’ teso proprio alla salvaguardia dell’ambiente marino e alla creazione di ‘no smoking beach’. Molte località e stabilimenti balneari stanno aderendo all’iniziativa. Tra queste segnaliamo i Bagni di Sant’Antonio di Fornaci vicino Savona e la lunghissima e rinomata spiaggia di Bibione in Veneto. Ai fumatori più incalliti è comunque riservata una zona in cui sfogare il proprio vizio.
A Sirolo, sulla Riviera del Conero, hanno invece deciso di aderire all’iniziativa del Codacons vietando il fumo e introducendo multe pesanti, fino a 500 euro. L’ordinanza del sindaco ha introdotto il divieto di fumo nelle spiagge e nei parchi di Sirolo. È vietato fumare nelle spiagge delle Due Sorelle e dei Gabbiani, in tutte le altre raggiungibili solo via mare, del tutto interdette al fumo, e nelle spiagge oggetto di concessione demaniale nell’area compresa tra la prima fila di ombrelloni verso il mare e la battigia. Limitazioni sono state introdotte anche per i tratti di spiaggia libera confinanti. Ai trasgressori verranno inflitte multe fino a 500 euro. Le stesse sanzioni sono previste per chi fuma nei parchi pubblici comunali. Inoltre a Sirolo sono stati aumentati i posacenere e i cestini, con l’introduzione di multe fino a 300 euro per chi getta i mozziconi di sigaretta a terra.
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