Clima impazzito. I meteorologi avvertono: “Allarme riscaldamento globale”

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Guardiamo fuori dalla finestra: c’è il sole e se apriamo la finestra le temperature sono alte, quasi estive. Il clima è quindi piacevole, ma in realtà c’è qualcosa che non va perchè siamo a fine marzo, non a fine maggio. Come riporta 3bmeteo, dopo due anni tra i più caldi di sempre, ora anche il 2017 prosegue sulla stessa strada con poche piogge, freddo intenso ma di brevissima durata e tanto, forse troppo, caldo.

Le conseguenze del riscaldamento globale

Il riscaldamento globale è evidente che sta arrivando e sta colpendo anche noi, giorno dopo giorno, amche se fino ad ora avevamo fatto finta di non accorgercene. Sull’Europa prevalgono gli anticicloni e così, non piovendo, ci sono sempre più rischi di siccità estiva, danni alle colture e pericolo di incendi boschivi. Le temperature sono sempre oltre la media, salvo rari casi e le perturbazioni atlantiche che potrebbero aiutare a ripristinare la giusta quantità di piogge, arrivano sull’Italia raramente e, quando arrivano, sono già state smorzate da altri anticicloni stabili sulle Azzorre e l’Europa.

A gennaio abbiamo avuto qualche pioggia, ma niente di intenso, tutti gli altri mesi, invece sono stati tutti con temperature sopra la media e anche marzo e aprile stanno prendendo la stessa “brutta piega”. Ciò che lascia perplessi i meteorologi è che le temperature sono state così elevate anche durante le giornate di maltempo.

Livelli di pioggia sotto la media: l’allarme

Analizzando poi le piogge il deficit è la carenza è molto evidente su tutta l’Europa con percentuali intorno al 50-75% inferiori alla media. L’Italia dunque sta soffrendo di questi cambiamenti climatici mondiali in primissima persona, in un certo senso. Il nostro Bel Paese dovrà affrontare la maggior parte dei cambiamenti negativi dovuti a questo cambiamento climatico. È quanto ritiene l’Agenzia Europea per l’Ambiente che ha sottolineato come l’Europa Meridionale e sud-orientale stia già affrontando aumenti delle temperature intense e tanti rischi di siccità molto gravi che portano a una diminuzione dei raccolti in campagna e, come avevamo già sottolineato, anche il rischio elevatissimo di incendi boschivi.

Stiamo quindi pagando lo scotto di una condizione meteo alquanto particolare, di un riscaldamento globale di cui abbiamo tanto sentito parlare ma di cui, forse, non ci siamo mai preoccupati realmente.

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