Inverno e Natale per chi ama viaggiare può avere solo un significato: Trentino Alto Adige, una regione che si presenta come vero e proprio concentrato di natura, divertimento e anche buona cucina… in pratica il paradiso del turismo invernale!
Con trenta aree sciistiche, l’Alto Adige è leader nell’universo di questo spot invernale: candide piste si estendono a perdita d’occhio, garantendo divertimento ma anche paesaggi mozzafiato per chi magari non intende trascorrere l’intera giornata a sfrecciare sulla neve.
In primo luogo qui ci sono le meravigliose Dolomiti che, per quanto riguarda questa regione, significano 10 aree sciistiche con neve assicurata e oltre 1200 km di piste. Godere di questo paradiso è davvero semplice per lo sciatore: con un unico skipass, il celebre Dolomiti Superski, si può infatti godere di tutte e dieci le aree. Qui molte piste saranno aperte già da domani ma per altre si dovrà attendere il 3 e, a volte, anche l’8 Dicembre; dopo di che si scierà fino ad aprile inoltrato.
Salendo di quota si trova l’Ortler-Skiarena, 15 aree sciistiche a 3905 m di altitudine , accessibili anch’esse con un unico skipass. La neve qui, tranne sporadiche eccezioni, sarà calcabile solo dai primi giorni di Dicembre ma in fin dei conti non manca oramai così tanto.
Si scende poi verso valle nell’area dello Speikboden e dell’appassionante Klausberg, entrambe nella regione delle assolate valli di Tures e Aurina. L’area Klausberg raggiunge quota 2500 metri e cattura lo sportivo con la sua vegetazione che in parte viene anche sovrastata dalle piste. Per calare queste piste bisognerà attendere il 3 Dicembre.
Attorno alla città di Vipiteno si concentrano infine ben tre aree sciistiche: Racines, ideale per gli esperti dello scii, Monte Calvo, che pensa anche agli amanti dello slittino, con una pista lunga ben 10Km, e Ladurns, dove piste di medio bassa difficoltà faranno la gioia delle famiglie. Mentre per la prima e ultima area bisognerà attendere rispettivamente, il 2 e il 3 Dicembre, sul Monte Calvo si scierà da domani.
La bellezza dell’Alto Adige non è però solo all’aria aperta: la cucina qui è parte integrante della cultura locale, perciò non si può dire di conoscere la regione prima di aver messo i piedi sotto il tavolo.
Si può iniziare ad esempio dalle mele, vero e proprio frutto simbolo del posto che, grazie al terreno fertile e ai quasi 300 giorni di sole l’anno, hanno raggiunto una qualità degna del marchio IGP: da questo straordinario prodotto nascono piatti come le frittelle, i canederli dolci e, ovviamente, lo strudel, delizia tipica del luogo.
Poi naturalmente c’è lo speck, più che un prodotto una vera e propria tradizione delle regione, anche esso onorato del marchio IGP e utilizzato in un numero infinito di ricette, tra cui canederli e svariati primi e antipasti.
Altra tradizione riguarda gli alcolici: vino e grappa sono dei veri e propri must; venti vitigni si dividono la produzione di bianchi e rossi da tempo immemorabile e, per non buttare via niente, usano poi la buccia per produrre grappe dalla straordinaria aromaticità.
Chi non amasse l’alcool può però ripiegare sul caro vecchio latte, dato che qui gli animali crescono immersi nella pura natura e il prodotto ovviamente ne risente in positivo. Stesso dicasi per verdura, erbe aromatiche e frutti id bosco: gli ultimi due provengono da produzioni controllate e si giovano del clima fresco di montagna.
Infine vi è il miele, dalle grandi doti aromatiche e perfetto per essere spalmato sulle locali varietà di pane.
Anche le città in Alto Adige hanno molto da offrire al turista. Si tratta di centri dalle dimensioni certo non sconfinate ma comunque buone, ricchi di arte e storia ma dal calore assolutamente familiare: non ci si può che sentire ben accolti in questi luoghi dove, prendere una cioccolata calda e un dolce diventa solo la ciliegina sulla torta di una gita affascinante.
Castelli e Chiese dominano la bella Bolzano, luogo un tempo di commerci ma oggi vero e proprio centro di cultura con arte e spettacoli: non si può ad esempio perdere il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, che presenta un affascinante stile gotico così come la Chiesa dei Domenicani. Da non perdere il Convento dei Cappuccini, eretta nel ‘600 sui preesistenti resti del Castello Wendelstein. Il vero gioiello di Bolzano è però Castel Roncolo, che in posizione panoramica domina la città. La città vanta anche numerosi musei come quello archeologico, delle scienze naturali o di arte moderna e contemporanea.
Il capoluogo non è però l’unico a meritare una visita appronfondita: graziosa ed accogliente è anche Merano, località in cui domina lo stile liberty come quello del Kurhaus. Celebri edifici del centro storico sono il Teatro Puccini e il Duomo oltre naturalmente alle storiche terme. Infine non può mancare una visita ai castelli che punteggiano i dintorni della città: tra tutti ricordiamo quello diTrauttmansdorf con i suoi celebri giardini.
Francesca Testa & Selena Marvaldi