Il lungo Ponte dell’Immacolata sta trascorrendo all’insegna dell’Alta Pressione, che assicura stabilità, della nebbia e purtroppo anche dello smog (domenica ecologica infatti in molte città d’Italia). La colonnina di mercurio si sta mantenendo su livelli piuttosto bassi, specie al Nord dove spesso scende sotto zero e anche al Centro con pochi gradi di minima. Ma l’inverno vero e proprio ed il freddo quello intenso devono ancora arrivare. E a quanto pare c’è una data per il loro arrivo: il 17 dicembre.
Al momento il freddo polare artico russo-scandinavo ci sfiora senza toccarci. In altre parole l’inverno è pronto per scoppiare in tutta Europa, ma piccoli movimenti di flussi e di aria ancora glielo impediscono. Questi impedimenti che evitano che sul bacino del Mediterraneo si presentino flussi di aria gelida continueranno verosimilmente almeno per un’altra settimana.
Poi questi impedimenti perderebbero forza. Da una parte avremo l’Alta Pressione che diminuendo d’intensità favorirebbe l’ingresso di infiltrazioni oceaniche verso il Mediterraneo occidentale. Dall’altra gli anticicloni del Nord Europa permetterebbero l’ingresso di aria fredda artica da est a ovest. L’aria fredda potrebbe quindi entrare nel nostro Paese attraverso la Valle del Rodano o attraverso l’Adriatico con i venti di Bora.
Nel caso l’aria fredda entrasse in Italia dalla Valle del Rodano il freddo riguarderebbe maggiormente il Nord Italia, mentre al Sud e in buona parte del Centro le condizioni meteo sarebbero piuttosto miti, sebbene piovose. Se al contrario l’aria fredda entrasse in Italia dall’Adriatico le condizioni più invernali e nevose riguarderebbero il Centro ed il Sud Italia, mentre al Nord ci sarebbe una situazione meno rigida.
Se per comprendere quale strada prenderanno i flussi d’aria fredda ci vuole ancora del tempo, gli esperti del meteo sono concordi nel dire che questa situazione di Alta Pressione terminerà solo fra qualche giorno e che per un reale inverno dovremmo aspettare la fine della prossima settimana, intorno al 17 dicembre.
Dalla terza decade di dicembre infatti si muoveranno i flussi di aria fredda e quindi precisamente nel periodo natalizio è atteso il periodo più freddo e ci sono ottime probabilità di nevicate a bassa quota e perfino in Pianura.