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Terra del Fuoco. Uno dei luoghi più affascinanti della Terra. Un paesaggio spettacolare di acqua, montagne e ghiacciai, dove la natura è selvaggia e bellissima. Si tratta dell’estremità meridionale del continente americano chiamata non a caso “la fine del mondo“. Si trova a sud-est dello Stretto di Magellano, tra gli oceani Atlantico e Pacifico. Il territorio insulare della regione misura 73.753 km² ed è diviso tra l’Argentina e il Cile. L’arcipelago è composto dalla Isola Grande (Isla Grande), l’isola principale divisa tra Cile e Argentina e da diverse isole minori, come l’isola Dawson, le Isole Diego Ramírez e l’isola di Capo Horn, che si trovano in Cile. L’Isola degli Stati, invece, si trova in Argentina ed è l’estrema propaggine ad est del continente americano; qui finisce la Cordigliera delle Ande. Sull’Isola degli Stati si trova anche il famoso Faro di San Juan de Salvamento, che Jules Verne descrisse nel suo romanzo Il faro in capo al mondo.
La Terra del Fuoco, Tierra del Fuego in spagnolo, era abitata fin dall’8000 a.C. Una delle popolazioni più antiche a stabilirsi qui fu quella degli Yamana. Il navigatore portoghese Ferdinando Magellano fu il primo europeo ad arrivare qui con la sua spedizione, nel 1520. Proprio Magellano diede il nome di Terra del Fuoco a questa regione per via delle centinaia di fuochi che gli indigeni Yamana avevano acceso per riscaldarsi. Quello che Magellano notò per primi furono in realtà i fumi dei fuochi, tanto che chiamò la zona “Terra dei Fumi”, solo in seguito acquisì il nome di “Terra del Fuoco”, in spagnolo, dato che Magellano era stato inviato dalla Corona spagnola.
Nel 1525 Francisco de Hoces fu il primo ad ipotizzare che il territorio fosse in realtà un’isola o un arcipelago. Una spedizione della Compagnia olandese delle Indie orientali nel 1616 fece nuove scoperte geografiche, tra cui Capo Horn, la zona più meridionale della Terra del Fuoco. Mentre Punta Anegada è la località più settentrionale. Entrambe sono in Cile. Capo Horn è celeberrimo per le sue acque agitate. Nel 2005 è stato dichiarato dall’Unesco Riserva della Biosfera, per la sua ricca varietà faunistica.
La città di Ushuaia è il capoluogo della provincia argentina della Terra del Fuoco, mentre di quella cilena è Punta Arenas, che si trova più a nord. La Terra del Fuoco offre ai visitatori uno scenario mozzafiato con vasti spazi incontaminati e solitari, atmosfere rarefatte, silenzi che sembrano irreali. Qui si possono ammirare ghiacciai millenari, montagne innevate, fiordi, cascate, laghi, boschi fitti, rocce maestose e scogli imponenti. Anche la fauna offre uno spettacolo incredibile, con lontre, leoni marini, pinguini, cormorani, armadilli, condor delle Ande, gabbiani australi e guanachi.
Ushuaia si trova sulla costa meridionale della Isla Grande, affacciata sul Canale di Beagle e circondata da alte montagne coperte di neve e ghiacciai. Uno scenario incredibilmente suggestivo e unico al mondo, con un paesaggio di mare e montagna, ghiaccio, roccia e acqua. Ushuaia è anche la città più australe del Pianeta. Deve il suo nome ai primi coloni inglesi che modificarono quello di Yàmana datole dagli indigeni. Nel Novecento l’Argentina mandava qui i criminali più pericolosi, ritenendo che fosse impossibile evadere dalla Terra del Fuoco.
Da vedere a Ushuaia il Museo della Fine del Mondo, costruito nel 1902, dove sono custodite le opere d’artigianato prodotte dagli indiani Onas, insieme a resti di naufragi e documenti sulla storia della regione. Un altro luogo di interesse è il Museo Marittimo, ospitato in un antico carcere.
Da fare un viaggio sul Tren del Fin del Mundo, il treno della fine del mondo, un trenino a vapore turistico che attraversa i boschi centenari intorno ad Ushuaia e i sentieri un tempo percorsi dai carcerati. Al porto turistico della città, invece, si possono noleggiare barche, kayak e catamarani per visitare il Canale di Beagle e le colonie di pinguini. Ushuaia è anche il paradiso degli amanti dello sci di fondo, con oltre 40 km di piste.
Tante le escursioni da fare: al vicino Parco Nazionale della Terra del Fuoco, al ghiacciaio Martial e ai laghi Escondido e Fagnano.
La vicinanza con l’Antartide, influisce sul clima della Terra del Fuoco, con masse d’aria fredda, specialmente in inverno (che qui essendo nell’emisfero australe corrisponde alla nostra estate). Tuttavia la presenza delle acque oceaniche che circondano l’arcipelago contribuisce a mitigare le temperature. Le estati sono brevi e fresche, mentre gli inverni sono lunghi e umidi, ma non troppo freddi. Le temperature raramente scendono sotto zero.
Il periodo ideale per visitare la Terra del Fuoco dipende da cosa si vuole fare, ma è sicuramente preferibile l’estate per muoversi liberamente.
La Terra del Fuoco si raggiunge in aereo, con voli da Buenos Aires a Ushuaia e Rio Grande. Ci sono anche collegamenti aerei con Punta Arenas, nella Terra del Fuoco cilena.
In auto, si raggiunge la Terra del Fuoco solo dall’Argentina, attraverso la strada nazionale 3, che parte da Buenos Aires e arriva al confine con il Cile. Si arriva alla Isla Grande con il traghetto.
Terra del Fuoco – VIDEO Tv2000