Apice, il paese fantasma 36 anni dopo il terremoto in Irpinia. Ci troviamo là dove davvero c’è da riflettere dove infatti il 23 novembre 1980, esattamente 36 anni fa, un terremoto metteva in ginocchio l’Italia. Un argomento che oggi, purtroppo, è ancora d’attualità.
Il fotografo Cesare Abbate, dell’Ansa, è tornato ad Apice in provincia di Benevento, un paese che era stato evaquato dopo la scossa di Magniduto 6.1 che lo aveva messo in ginocchio uccidendo 2914 persone. Un paesino che ora tante decadi dopo è diventato un paese fantasma, dove non ci si muove più nessuno e ci sono ancora i ricordi di quel terribile giorno.
Sicuramente è un motivo di riflessione che porta ad analizzare la situazione per evitare che certi patrimoni possano essere depauperati. Il Comune di Apice è posizionato a circa 220 metri sul livello del mare e ha una superficie di 49,04 chilometri quadrati con una popolazione di 5727 abitanti come raccontato da Wikipedia che si rifà a un censimento del 2015. La densità di popolazione è di circa 116.78 abitanti per chilometro quadrato.
Il comune di Apice viene nominato per la prima volta nella storia nel VIII secolo quando viene scritto ”sub Apice” sul diploma concesso al Principe longobardo Grimoaldo a Montecassino. Sono inoltre tanti i personaggi famosi legati ad Apice da Jack Frusciante dei Red Hot Chili Peppers che è pronipote proprio di un apicese che era emigrato in America. A ad Apice poi sono nati Antonino Fiorile e Stanislao Bozzi ex calciatori e ora entrambi allenatori. Inoltre sono nati ad Apice Francesco Falcetti (politico), Don Domenico Barone (sacerdote) e Vittorio Villani (politico).