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Terremoto, le zone colpite ed il patrimonio artistico ferito

La Basilica di San Benedetto a Norcia

Il terrificante sisma che stamattina ha sconvolto l’Italia – magnitudo 6.5 il più forte dal 1980, quello dell’Irpinia – non ha fortunatamente causato nessuna vittima. Al momento si contano una ventina di feriti, la cui maggior parte in modo lieve. Molte persone erano già fuori dalle case per via del terremoto di mercoledì 26 ottobre e per quello di Amatrice dello scorso 24 agosto. Tantissimi sono gli sfollati: sembra almeno 100 mila persone.

I danni di questo devastante sisma sono sul nostro ricchissimo patrimonio artistico. La zona colpita è nel cuore degli Appennini: l’epicentro è fra Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera, al confine fra Umbria e Marche. In questa zona sono tantissimi gli antichi borghi, ricchi di Storia e di Arte, con splendide chiese medioevali, Porte e cinte murarie. Il terremoto è stato avvertito in tutta Italia dalla Puglia fino a Bolzano.

UMBRIA

NORCIA
Uno dei simboli di questa tragedia è Norcia. La cittadina umbra aveva retto bene, diventando anche un esempio virtuoso di ricostruzione antisismica, al sisma del 24 agosto di Amatrice, ma la scossa del 26 ottobre e quella di stamane sono state troppo devastanti.  Così è crollata la splendida Basilica di San Benedetto da Norcia. E’ rimasta in piedi solo la facciata risalente al 1300. La Basilica era stata eretta in quel punto perché secondo la tradizione proprio lì c’era la casa natale del Santo.

La Basilica di Norcia era una delle chiese simbolo dell’Umbria. La facciata è stata costruita secondo uno schema tipico di questa regione: portale a fasci di colonne, gruppo scultoreo e nelle edicole le statue dei Santi Benedetto e Scolastica.  Sul finire del 1500 fu addossato alla Chiesa il Portico delle Misure che aveva la funzione di mercato coperto. Appena fuori Norcia è pressoché interamente crollata anche la Concattedrale di Santa Maria Argentera.

CASTELLUCCIO DI NORCIA
Uno dei paesi più caratteristici di questa zona e uno dei più famosi in Italia per le sue famose lenticchie è Castelluccio di Norcia, a 28 km da Norcia, che si trova in cima ad un colle sull’altopiano omonimo. La parte alta del paese è stata totalmente cancellata e irrimediabilmente danneggiata la Chiesa di Santa Maria Assunta del 1500.

ALTRE LOCALITA’ DELL’UMBRIA DANNEGGIATE
Una delle località più vicine all’epicentro è la  piccola Preci che era già stata seriamente danneggiata dal sisma del 26 ottobre. La situazione si è ulteriormente aggravata: il centro storico è inagibile e ci sono seri danni agli edifici e alle chiese.  Ad Amelia si sono formate crepe nella Chiesa di San Francesco. Il Duomo di Orvieto uno dei più importanti monumenti gotici d’Italia è stato anche esso colpito ma in modo lieve: il distaccamento di alcuni frammenti.

LAZIO

A Rieti è stato chiuso il Ponte Romano che permette l’ingresso in città: si sospettano danni. Tantissime le chiese danneggiate nei dintorni del reatino.  Danni al centro storico di Leonessa, evacuato il centro storico di Casperia dove sono state riscontrate evidenti lesioni alla chiesa e dove è crollata la torre di un edificio del centro storico.

In provincia di Viterbo a Civita di Bagnoregio una grave fessurazione sul campanile della chiesa ha imposto la chiusura della Chiesa.

Anche a Roma il sisma è stato avvertito fortissimo. Per precauzione e per verificare eventuali danni è stata chiusa la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, verifiche anche a San Pietro e alla Basilica di San Lorenzo. Lesioni riscontrate sulla Cupola del Borromini di Sant’Ivo alla Sapienza.

MARCHE

Ad Ascoli Piceno si è spezzato il campanile della Madonna del Ponte, edificio risalente al 1600. Prossimo al crollo il Campanile della Chiesa di Sant’Angelo Magno. A San Genesio vicino Macerata la Chiesa della Collegiata, unico esempio marchigiano di fusione fra gotico e romanico è pesantemente danneggiata. A Castelsantangelo sul Nera il campanile della Chiesa è distrutto e pericolante.

 

 

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro