Guida dell’India: alla scoperta del Paese dei colori e del misticismo

Vi proponiamo la guida dell’India: alla scoperta del Paese dei colori e del misticismo. Tutte le informazioni da conoscere.

L’India è un Paese pieno di meraviglie, un continente più che una nazione. Tanto vasto da essere ancora non interamente esplorato. Una natura sorprendente, una cultura antichissima, una spiritualità travolgente, i monumenti sontuosi e l’ospitalità degli indiani vi faranno innamorare perdutamente dell’India.

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Guida dell’India: alla scoperta del Paese dei colori e del misticismo (Il Tempio d’Oro di Amritsar. Adobe Stock)

L’India ha una superficie di 3.287.263 km², confina a nord con la Cina, il Nepal e il Bhutan, a est con il Bangladesh e la Birmania (Myanmar), a ovest con il Pakistan. Gran parte del suo territorio è circondato dall’Oceano Indiano, a est prende il nome di Golfo del Bengala e a ovest di Mare Arabico.

Con le sue città e i paesaggi ricchi di misticismo e spiritualità, l’India è un Paese magico. Un Paese di tradizioni antichissime, catapultato nella modernità da pochi decenni. Presto potrebbe superare la Cina per numero di abitanti, per la sua crescita demografica inarrestabile.

In India, tra luoghi mai visti e impensabili per un occidentale, verrete accolti da abitanti gentili, sempre con il sorriso sulle labbra, vestiti con abiti coloratissimi. Un Paese ricco di contrasti, dove all’ospitalità cordiale fanno da contraltare la pericolosità e la violenza di alcune zone. Accanto a città ricche e proiettate verso il futuro convivono ancora, soprattutto nelle zone rurali, usanze quasi primitive. Un Paese dove nonostante la modernità è ancora presente una forte divisione in caste. Un luogo comunque straordinario, da vedere almeno una volta della vita.

Qui vi proponiamo la nostra guida dell’India, portandovi alla scoperta dei suoi luoghi più belli, autentiche meraviglie che vi lasceranno senza fiato. Ecco cosa bisogna sapere.

Guida dell’India: alla scoperta del Paese dei colori e del misticismo

Mercato delle spezie in India (Adobe Stock)

La spiritualità e il misticismo svolgono ancora un ruolo cruciale in India, dove si incrociamo molteplici culti religiosi. Da quello induista, prevalente, a quello islamico. Passando per il cristianesimo, nelle confessioni cattolica e anglicana, il sikhismo, il buddhismo, il giainismo e numerose forme di animismo. In India, preghiera e meditazione sono la base della cultura di un intero Paese. Non per nulla gli indiani hanno inventato lo Yoga, disciplina ascetica e meditativa, che oggi nelle culture occidentali è praticata anche e soprattutto come attività fisica.

Del resto in India tutto è intriso di una forte spiritualità. Non solo nei monumenti e nei templi costruiti dall’uomo, ma anche nello stesso paesaggio naturale, dalle coste del Golfo del Bengala, ai fiumi, su tutti il Gange, alla giungla e alle montagne. Tutto invita alla riflessione e alla meditazione. Famosissimo è il viaggio che fecero in India i Beatles, negli anni ’60, alla ricerca di una nuova dimensione spirituale e di ispirazione. Un’influenza che si è riversata nella loro musica successiva a questa esperienza.

India, Paese di verdi vallate, dolci colline, fiumi mistici, montagne sacre, templi scavati nella roccia e città brulicanti di vita, affari, commerci e relazioni.

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Guida dell’India: cosa vedere

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Varanasi, India (iStock)

Stilare un elenco di cose da vedere in India è un’impresa davvero ardua. Questo Paese offre moltissimo, a visitatori di tutti i tipi. Che siate alle ricerca di città e mercati caotici, di monumenti storici, paesaggi naturali da sogno, luoghi della spiritualità, della modernità o della tradizione, qui trovate davvero di tutto. Un Paese caotico e tranquillo allo stesso tempo, dove essere travolti dal caleidoscopio di colori della natura, delle città sfavillanti e kistch, dei templi sfarzosi e soprattutto dei bellissimi sari delle donne indiane. Proprio ai colori è dedicata una festa molto particolare: l’Holi Festival che si celebra soprattutto in India settentrionale.

Monumenti e luoghi sacri

Tra i monumenti più famosi, simbolo dell’India, c’è senz’altro il Taj Mahal, situato nell’India settentrionale, nello Stato dell’Uttar Pradesh, nella città di Agra. Si tratta di un mausoleo fatto costruire nel 1632 per ospitare le spoglie di una principessa, Mumtaz Mahal, il cui nome era Arjumand Banu Begum, sposa dell’imperatore moghul Shah Jahan. L’edificio è un complesso di tomba e moschea ed è considerata una delle bellezze più grandi dell’architettura musulmana. Nel 2007 Il Taj Mahal è stato inserito fra le nuove sette meraviglie del mondo. Il monumento si trova a meno di 3 km da un altro capolavoro dell’architettura: Forte rosso di Agra. Entrambi sono beni Patrimonio dell’Umanità Unesco.

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Taj Mahal (Adobe Stock)

Tra le meraviglie dell’India ci sono i suggestivi templi scolpiti nella roccia. Siti archeologici che in grotte e caverne scavate dall’uomo nascondono tesori e opere scultoree e pittoriche antiche di rara bellezza.

Una visita ai luoghi sacri del Paese deve assolutamente includere una tappa a Varanasi. La suggestiva città indiana con la scalinata affacciata sul fiume Gange, conosciuta anche con il nome di Benares. E’ una delle città più antiche del mondo, abitata da almeno 3.500 anni. Varanasi è la Città Sacra agli induisti. Ogni induista almeno una volta nella vita deve andare a Varanasi e dalle sue scalinate in pietra immergersi nelle acque del sacro fiume Gange. Le abluzioni vanno fatte da ogni persona almeno da 5 diverse rampe di scale (chiamate ghats). Il rituale inizia al mattino presto, all’alba. Il punto migliore per i turisti che vogliono assistere a questa cerimonia è da una barca sul fiume.

Le città

Nuova Delhi, Canopy e Porta dell’India (Adobe Stock)

Oltre all’antica e suggestiva Varanasi. Sono tante le città dell’India da visitare. Le più grandi, la capitale Nuova Delhi, e Mumbai (ex Bombay) sono delle metropoli gigantesche con aree urbane vastissime abitate da milioni di persone. L’area metropolitana di Nuova Delhi è abitata da oltre 21 milioni di persone. Qui si trova la sede del governo, il grande Palazzo del Parlamento, edifici e monumenti di grandi dimensioni. Fa parte del territorio federato di Delh, nel Nord dell’India. Tra i monumenti da vedere nella zona ricordiamo: Jama Masjid, la più grande moschea indiana, il Forte Rosso di Delhi, la Tomba di Safdarjung.

Mumbai, è dal 1995 il nome ufficiale della vecchia città di Bombay, così chiamata dai coloni portoghesi, nome mantenuto poi dagli inglesi. E’ la capitale dello Stato centro-occidentale di Maharashtra. ha una popolazione di quasi 12 milioni e mezzo di abitanti ed è la prima città al mondo per densità di popolazione, con la bellezza di 31.214,47 abitanti per km quadrato. Mumbai è la capitale commerciale e la sede dell’industria indiana del cinema, soprannominata Bollywood (fusione tra le parole Bombay e Hollywood). L’industria cinematografica indiana è la più grande del mondo per produzione e distribuzione di film su tutto il vasto territorio indiano.

A Mumbai si trova una delle stazioni ferroviarie più antiche e trafficate del Paese, la Chhatrapati Shivaji, un imponente ed eccentrico edificio in stile neogotico-vittoriano, completato nel 1897, che riprende elementi dell’architettura veneziana e indiana. Da vedere a Mumbai anche il Gateway of India, un monumento coloniale formato da un enorme arco di basalto giallo, alto circa 26 metri. Fu realizzato per accogliere re Giorgio V nella sua visita alla città nel 1911. Oggi è n simbolo della città  e un punto di ritrovo, con molti locali nella zona.

Mumbai, Gateway of India
Mumbai, Gateway of India (iStock)

Calcutta, nell’India orientale, è la capitale dello Stato del Bengala Occidentale. Si caratterizza per i segni ancora molto evidenti della dominazione coloniale britannica. Tra i monumenti principali c’è proprio il Victoria Memorial, un edificio costruito in memoria della regina Vittoria. Segnaliamo poi il Marble Palace, il Raj Bhavan e l’Indian Museum, uno dei più antichi musei del mondo.

Da vedere anche la città di Pondicherry, molto diversa dall’India britannica per via della dominazione coloniale francese, durata fino al 1954, che ha dato una particolare caratterizzazione alla città.

Bellezze naturali

Piantagioni di tè in Kerala, India (iStock)

Tra le bellezze naturali dell’India segnaliamo il piccolo ma affascinante Stato di Goa, situato sulla costa occidentale. Qui si trovano spiagge paradisiache,con distese di sabbia circondate da palme. Un’altra caratteristica sono gli edifici dell’architettura coloniale portoghese, soprattutto chiese, che sono patrimonio dell’umanità Unesco. Goa è stata una popolare meta hippy.

Altre meraviglie naturali imperdibili si trovano nello Stato del Kerala. Occupa una stretta striscia della costa sud-occidentale indiana. Anche qui si trovano paesaggi paradisiaci, tra fitte foreste di palma e backwaters, una rete di lagune salmastre e laghi che si estendono per circa 60 km parallelamente alla costa nei pressi di Kochi.

Informazioni pratiche

Di seguito vi riportiamo alcune indicazioni utili per la visita dell’India: il periodo migliore per andarci, come arrivarci e tutto quello che bisogna sapere sugli spostamenti.

Quando andare

In India il clima è molto vario, data la vastità del Paese. In linea di massima, i mesi migliori per una visita sono quelli che vanno da ottobre a marzo. Nell’estremo sud, aper via dei monsoni, il periodo migliore vada da gennaio a settembre. Per l’India nordorientale i mesi migliori vanno da marzo ad agosto, sule regioni montagnose dell’Himachal Pradesh sono più praticabili tra maggio e settembre. Nella regione himalayana nordo-ccidentale, invece, è più indicata la stagione dei monsoni.

Come arrivare e spostarsi

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Radhanagar Beach, Isola di Havelock, Isole Andamane e Nicobare, India (Adobe Stock)

I principali aeroporti internazionali dell’India sono a Delhi e Mumbai. Molti voli internazionali atterrano anche a Calcutta. I voli in partenza dall’Europa arrivano in India nelle prime ore del mattino.

All’interno del Paese ci si sposta sulle lunghe distanze con la Indian Airlines, la principale compagnia aerea indiana, che ha una rete piuttosto estesa. Per le distanze più brevi ci si sposta in treno. Le ferrovie indiane sono molto famose e un’esperienza sui loro treni è davvero unica. Meno consigliati i viaggi in autobus, spesso affollati, scomodi e lenti. A meno che non scegliate di viaggiare con autobus di compagnie private, che hanno anche l’area condizionata.

Documentazione necessaria

Per entrare in India occorre il passaporto con visto. Il passaporto deve avere una validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata dell’India a Roma o il Consolato Generale dell’India a Milano o presso il proprio Agente di viaggio.

Il visto d’ingresso può essere unicamente rilasciato dagli uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia. Il modulo di richiesta visto va compilato esclusivamente online sul sito http://www.indianvisaonline.gov.in/visa/

Per informazioni aggiornate sui viaggi i India, segnaliamo la pagina del Paese sul portale Viaggiare Sicuri: www.viaggiaresicuri.it/country/IND

Dal 27 marzo 2022, l’India ha riaperto ai voli internazionali.

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Grotte di Ellora, India (iStock)

di Valeria Bellagamba

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