Continua a termare la terra in centro Italia. Nella notte si parla di circa 100 scosse nel reatino la cui intensità però, fortunatamente, si è ridotta.
Le scosse sono tutte di magnitudo tra 2 e 3 anche se ci sono stati dei picchi come quella di intensità 4.8 nella zona di Amatrice, questa mattina alle 6:28.
Si arriva così ad 800 terremoti a partire dalla prima grande scossa delle 3.36 del 24 agosto. Ma perchè la terra continua a tremare? Si parla di Appennino che si sta lacerando. Sul web si legge:
“Parte dell’Appennino si muove verso l’Adriatico, mentre un’altra parte resta indietro. Come se si tirassero due lembi di un lenzuolo fino a strapparlo. In questo modo l’Appennino si sta lacerando. Con le nostre attuali conoscenze, infatti, non siamo in grado di valutare lo stato di una faglia. Sappiamo che prima di un terremoto si crea uno stato di tensione, ma noi ce ne accorgiamo solo quando la roccia si spacca perché non regge più alla deformazione. Attualmente, infatti, non c’è modo di misurare la tensione di una faglia. E né tanto meno di prevedere dove e quando ci sarà un terremoto”.
Lo spiega al Messaggero il sismologo Carlo Meletti, responsabile del Centro di pericolosità sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).