Ci sono dei posti che sono come delle calamite: attirano più turisti di altri. Vuoi perché sono belli, vuoi perché sono economici, oppure perché bisogna dirci di esserci stati. Può accadere che il mare di visitatori sia così ampio che addirittura si sia costretti a rimandarli indietro, magari fissando un tetto massimo di persone al giorno. Questo ovviamente anche per non rovinare l’ecosistema che con troppe persone potrebbe appunto venire irrimediabilmente compromesso. Vediamo allora quali sono i posti che tutti vorrebbero vedere, ma che appunto non amano molto i turisti.
Machu Picchu, Perù: ogni giorno qui si possono visitare le rovine soltanto se si è tra i 2500 visitatori ammessi. I biglietti vanno acquistati in anticipo, soprattutto tra giugno e agosto, quando è alta stagione, attraverso il sito ufficiale del governo di Machu Picchu, presentando il passaporto.
Santorini, Grecia: l‘Hellenic Ports Association ha deciso di limitare l’orda di turisti che puntualmente invadono l’isola delle Cicladi a 8mila al giorno per quanto riguarda i crocieristi, riducendo di oltre il 20% il numero di ingressi rispetto all’anno scorso.
Barcellona, Spagna: qualche politico ha provato a cercare di inserire un numero chiuso di visitatori all’interno della città, ma senza successo. In realtà non sono mancate delle iniziative private, come quelle di appendere ai muri della città dei manifesti contro i turisti italiani maleducati.
Galapagos: queste isole sono patrimonio dell’Unesco dal 2007. Per poterle visitare bisogna essere accompagnati da una guida autorizzata.
Islanda: diventata famosa dopo gli Europei di calcio 2016, in Islanda ci sono più turisti che abitanti. Grazie infatti al numero di voli che permettono di raggiungere la capitale Reykjavík, negli ultimi anni ci sono moltissimi turisti. Il problema è che non c’è posto per dormire per tutti. Per questo si è proposto di limitare l’ingresso, ma la proposta non ha avuto seguito.