È stata una tragedia che rimarrà impressa per sempre nella mente di tutta l’Italia. Una catastrofe forse evitabile che macchia di sangue l’estate 2016. Lo scontro frontale tra due treni sulla linea a binario unico tra Corato e Andria in Puglia ha causato la morte di 27 persone e 15 feriti ma si stanno ancora cercando i dispersi.
I Vigili del Fuoco, insieme alle unità cinofile, hanno lavorato tutta la notte tra le lamiere accartocciate alla ricerca di altri corpi, mossi dalla speranza di trovare ancora dei superstiti. Oggi, al Policlinico di Bari inizierà la triste cerimonia di riconoscimento delle salme.
Sarà un pool di magistrati ad occuparsi di coordinare le indagini e la Procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, l’ipotesi più accreditata resta quella dell’errore umano, ma non si esclude anche l’ipotesi del guasto. La dinamica pare essere la seguente: uno dei due treni viaggiava con del ritardo e questa circostanza potrebbe aver spinto il capostazione di Andria a dare il via libero al treno fermo in stazione. Ma il convoglio si è scontrato circa 10 minuti dopo con il treno proveniente da Corato.