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Curiosità

Vi piace andare in vacanza al mare? Ecco perché

Cala goloritze, Baunei, Sardegna. Istock

Il mare è bello e fa bene. E a volte basta guardarlo per sentirsi già meglio. Sedersi, con una buona bevanda in mano e stare lì ad osservarlo ci induce una sensazione di serenità e benessere. E tutti almeno una volta nella vita abbiamo sperimentato la bellezza ed il piacere di osservare il mare. E non è un caso che d’estate tutti vogliano andare in vacanza al mare (e no, non è solo per il sole e per rinfrescarsi).

Quando prenotiamo un albergo ci piace che sia vicino al mare. Non solo per una questione di mera comodità, ma anche perché la sua vicinanza ha un effetto benefico sul nostro umore. Non è un caso che le stanze migliori di un hotel siano quelle viste mare. E non è solo perché il paesaggio con il mare è più bello. Ma perché fa stare meglio.

Perché ci piace tanto fare una vacanza al mare?

Ora a spiegare il perché ci piace osservare il mare arriva la scienza la quale ci spiega che osservare una distesa blu induce l’organismo a produrre sostanze come la serotonina e la dopamina che svolgono un’azione distensiva e donano felicità.

Il neuroscienziato Wallace J. Nicholos ha da poco pubblicato l’opera ‘Blue Mind- Mente ed Acqua’ in cui conferma come la distesa blu dell’acqua abbia notevoli benefici sulla mente dell’uomo. Il blu tra l’altro è il colore che dona serenità e la sola vista rende immediatamente più calmi e rilassati. Gli studi neurologici di Nichols hanno evidenziato come in prossimità dell’acqua del mare si attivi lo stato di blue mind: una sensazione di armonia e serenità.

 

Ecco perché quando si tratta di scegliere dove andare in vacanza il partito degli amanti del mare è così numeroso: vogliono quella distesa d’acqua per poter attivare il blue-mind. 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro