Caro ombrellone. Puntuale con l’arrivo dell’estate si ripresenta ogni anno il “caro ombrellone”, ovvero il costo di lettini, sdraie ed ombrelloni negli stabilimenti balneari. Per gli amanti della comodità in spiaggia, per chi non può o non vuole andare nelle spiagge libere, che tra l’altro nelle località turistiche sono sempre meno, affittare lettino e ombrellone è inevitabile. Così come sono inevitabili gli aumenti delle tariffe.
Secondo quanto riferisce l’Adoc, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, le tariffe degli stabilimenti balneari in Italia sono aumentate del 2,5% quest’anno. Si tratta di una media nazionale. Gli aumenti differiscono, anche di molto, tra le varie località e sono più elevati al Nord che al Sud. Sulle spiagge del Centro-Nord gli aumenti sono più contenuti e si aggirano intorno alla media del 2%. Diversa la situazione al Sud Italia, dove si registrano rincari ben più consistenti che si avvicinano al 5%.
I prezzi più alti, inutile dirlo, sono quelli della Sardegna, meta ambitissima. Una famiglia di quattro persone, con due adulti e due bambini, spenderebbe circa 80 euro al giorno in uno stabilimento balneare, secondo le stime. In Sardegna, però e per fortuna, si trovano tantissime spiagge libere.
Nelle altre regioni, i rincari più alti sono stati registrati in Campania, Puglia e Abruzzo, con una media di circa il 3,8% in più rispetto ai prezzi del 2015. In Basilicata e nelle Marche l’aumento è stato del 3,7%. Per i servizi standard nelle spiagge si spende poco meno di 30 euro a famiglia.
Perché i prezzi degli stabilimenti balneari sono così alti?
L’osservazione che fa Adoc è che l’aumento generale dei prezzi, intorno al 2,5%, non trova riscontro nell’inflazione, che al momento è sotto zero. Secondo l’indagine dell’Associazione, l’aumento delle tariffe in spiaggia sarebbe dovuto ad una evoluzione delle richieste dei clienti degli stabilimenti balneari, che sarebbero diventati sempre più esigenti. L’introduzione di nuovi servizi o il miglioramento e il maggiore comfort di quelli già esistenti causerebbero l’aumento dei prezzi. Oggi infatti uno stabilimento balneare mette a disposizione dei clienti non solo il classico equipaggiamento da spiaggia, sedie, lettini, sdraio, ombrelloni, cabine, docce, giochi per bambini. Sono sempre più diffusi una serie di servizi che fanno degli stabilimenti dei piccoli villaggi o resort, con tutti i servizi escluso il pernottamento! Dalle strutture sportive, come gli ormai classici campi da beach volley o racchettoni, ai campi da bocce, mini golf, perfino il biliardo, aree per bambini attrezzate con giochi e anche animatori, servizio bar, ristorante, discoteca, mini piscina in spiaggia, cocktail di benvenuto, aperitivi, cene e feste in spiaggia, giochi di società e di ruolo.
Insomma i servizi negli stabilimenti, anche se sono previsti dei costi aggiuntivi a parte per servizi come la ristorazione, sono sempre più all inclusive. E i costi inevitabilmente lievitano. Con tutti questi servizi aggiuntivi, una giornata al mare per una famiglia di quattro persone può costare in media fino a 59 euro in uno stabilimento balneare.
Veduta aerea con drone della costa della Versilia – VIDEO
A cura di Valeria Bellagamba