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Allarme terrorismo. L’ultimo attentato kamikaze all’aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul ha riacceso più forte che mai l’allarme terrorismo in tutto il mondo. Dopo un periodo di calma relativa, almeno nei Paesi più frequentati e meno remoti del mondo, torna la paura. ViaggiNews vi segnala gli ultimi avvisi dal portale Viaggiare Sicuri dell’Unità di Crisi della Farnesina, sui Paesi da evitare e quelli dove osservare la massima prudenza.
Allarme terrorismo: consigli di viaggio
Turchia
Istanbul. Attentato all’aeroporto Ataturk
A seguito dell’attentato che ha avuto luogo all’aeroporto Ataturk di Istanbul, si raccomanda di esercitare massima cautela e di seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali. L’aeroporto sta gradualmente riaprendo. Si consiglia di verificare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto.
In caso d’emergenza contattare:
– Consolato Generale d’Italia a Istanbul tel. 00905554585844
– Consolato a Izmir tel. 00905326773273.
La situazione in Turchia era già a rischio a causa dei numerosi attentati, che hanno colpito la città di Istanbul e la capitale Ankara nei messi scorsi. Il precedente attentato a Istanbul risale appena al 7 giugno scorso, quando un’esplosione ha colpito il quartiere Fatih, in prossimità del cavalcavia di Beyazit e nelle immediate adiacenze della fermata Vezneciler della metropolitana.
Egitto
Le condizioni di sicurezza nel Paese rimangono precarie, dopo gli attentati dei mesi scorsi e il sequestro e l’uccisione del ricercatore italiano Giulio Regeni. Non c’è uno specifico divieto di entrare nel Paese, ma è chiaro che occorre la massima prudenza e che è bene evitare nel modo più assoluto le località non turistiche. Anche se nemmeno queste ultime offrono soddisfacenti condizioni di sicurezza. Ricordiamo infatti l’assalto armato contro il Resort Bella Vista di Hurghada, lo scorso 8 gennaio. Mentre recentemente, nella notte tra il 18 ed il 19 maggio scorsi un aereo della Egypt Air partito da Parigi e diretto al Cairo è precipitato nei pressi dell’isola greca di Karpathos.
In ragione di questa particolare situazione, la Farnesina rinnova la raccomandazione di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell’Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo, ove mantenere comunque elevata la soglia di attenzione in quanto, seppur sottoposti a controllo da parte della autorità di sicurezza, non possono essere considerati completamente immuni da possibili minacce.
Tunisia
Anche la Tunisia è stata scossa da diversi attentati, su tutti quelli del 2015 contro turisti, contro il museo del Bardo di Tunisi e sulla spiaggia di Sousse, proprio un anno fa. Per queste ragioni, le autorità hanno prorogato lo stato di emergenza nel Paese fino al 20 luglio 2016.
In Tunisia, avverte Viaggiare Sicuri, sono da evitare le zone al confine con la Libia, l’area di Tataouine, i confini con l’Algeria e il Sahara tunisino.
La Farnesina invita i connazionali a seguire le indicazioni delle autorità locali, ad esercitare massima cautela negli spostamenti, ad evitare manifestazioni, assembramenti e luoghi affollati di qualsiasi natura. Si raccomanda di non attraversare zone isolate del Paese, né quartieri periferici della grande città, specie negli orari notturni. Si consiglia di evitare di attraversare la Medina di Tunisi in orario notturno e i sobborghi delle città di Sousse e Sfax. Un invito alla prudenza va esteso anche all’area del Governatorato di Biserta e all’area circostante di Monastir, alla luce di episodi legati anche all’integralismo religioso di matrice salafita. In caso di urgente necessità, contattare Ambasciata d’Italia a Tunisi allo 0021698301496 o Sala Operativa dell’Unità di Crisi allo 0039 06 36225.
Marocco
Il Marocco non presenta particolari allarmi riguardo alla sicurezza, tuttavia, anche per la delicata posizione del Paese è consigliabile mantenere elevata la soglia di attenzione in considerazione del rischio presente, anche su tutto il territorio marocchino, di atti terroristici per loro natura difficilmente prevedibili ai danni di istituzioni o di luoghi e strutture frequentati anche da occidentali (compresi siti turistici). Le locali Autorità di sicurezza hanno ulteriormente elevato il livello di allerta – specie durante le festività – a causa della minaccia terroristica nel Paese, anche alla luce degli attentati verificatisi nella regione del Maghreb. Numerose cellule terroristiche sono state smantellate in Marocco nel corso degli ultimi mesi. In particolare, a fronte dell’innalzamento del livello di allerta terrorismo, si raccomanda di osservare estrema cautela nelle grandi città ad elevata presenza turistica come, tra le altre, Fez, Rabat, Marrakech, Casablanca e Salé.
Ai viaggiatori che percorrono itinerari transfrontalieri nel deserto si consiglia, prima di intraprendere il viaggio, di verificare l’effettiva apertura delle frontiere attraverso il proprio agente di viaggio. Si raccomanda particolare attenzione e prudenza e di evitare i luoghi affollati. E’ altresì opportuno tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese.
Libano
In seguito al duplice attentato suicida del 12 novembre 2015, che ha causato diverse vittime nel Sud di Beirut (quartiere di Burj el Barajne), le condizioni di sicurezza nel Paese sono generalmente peggiorate. All’indomani dell’attentato, le forze di sicurezza hanno proceduto a diversi arresti di persone connesse con gli eventi di Beirut o in procinto di compiere nuovi attacchi, sequestrando anche svariati quintali di esplosivo. Nonostante le Autorità locali stiano tenendo il più possibile sotto controllo il confronto settario, la situazione rimane tuttavia tesa e non si esclude il rischio di nuovi attentati (come avvenuto il 12 giugno 2016 quando un’esplosione ha danneggiato la sede della BLOM Bank nella zona Concorde di Beirut, ferendo due persone). La quadruplice esplosione provocata da attentatori suicidi all`alba del 27 giugno 2016 nel villaggio di Qaa, al confine nord-orientale tra Libano e Siria, che ha causato diversi morti ed alcuni feriti, indica un perdurante tentativo di fare breccia nell’impianto di sicurezza libanese.
Si invitano i connazionali ad esercitare massima cautela e ad evitare luoghi affollati ed eventuali manifestazioni ed assembramenti. Possibili rischi anche nelle aree della capitale dove è più intensa la vita notturna e maggiormente frequentate dalla comunità internazionale. La tensione rimane alta nel Nord e Nord Est del Paese (in particolare nell’area di Arsal e Ras Baalbek, ove si verificano scontri tra Esercito ed esponenti di DAESH/Al Nousra, e nel Sud (Saida, per via della vicinanza con i campi profughi).
Servizio si Euronews sull’attentato all’aeroporto di Istanbul – VIDEO
A cura di Valeria Bellagamba