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Le ultime segnalazioni sui Paesi a rischio dove è bene non viaggiare in questo momento o prestare la massima attenzione. ViaggiNews vi riporta gli avvisi dal portale Viaggiare Sicuri dell’Unità di Crisi della Farnesina.
Innanzitutto ci sono alcuni Paesi e luoghi nel mondo che al momento vanno evitati nel modo più assoluto e per i quali il nostro Ministero degli Esteri mette in guardia i connazionali. Si tratta di Paesi dove sono in corso guerre o situazioni di grave instabilità politica e quindi a forte rischio incolumità per gli stranieri. Le zone del mondo off limits sono: Siria, Iraq, la zona a Sud-Est della Turchia al confine con la Siria, Yemen, Afghanistan, Libia, Mali, la regione del Darfur in Sudan, il confine tra Etiopia ed Eritrea e la Striscia di Gaza.
Ci sono poi altri Paesi nel mondo con situazioni delicate per la sicurezza dei visitatori, dovute ad instabilità politica o catastrofi naturali, o con disagi di vario genere, come scioperi su larga scala.
Si informano i connazionali che si stanno verificando forti disagi nei trasporti ferroviari e in altri servizi pubblici, a causa di scioperi che interessano in particolar modo la capitale Bruxelles e la Regione Vallonia. I connazionali sono invitati a informarsi sull’operatività dei trasporti pubblici ferroviari prima di mettersi in viaggio.
Sono previste ad Istanbul nel pomeriggio di oggi (31 maggio, ndr), a partire dalle ore 17, manifestazioni presso via Istiklal e piazza Taksim, in occasione dell’anniversario delle proteste di Gezi Park.
Si invitano i connazionali presenti in città ad evitare la zona e ad esercitare accresciute misure di cautela nelle vicinanze dell’area interessata.
Infatti, oggi l’Ansa comunica che “le autorità turche hanno transennato gli accessi al Gezi Park di Istanbul e fatto uscire quelli che si trovavano al suo interno, nel terzo anniversario delle proteste che scossero la Turchia. Al parco, adiacente la centralissima piazza Taksim, è prevista intorno alle 19 locali (le 18 in Italia) una conferenza stampa, dopo l’arrivo di un corteo organizzato dagli attivisti. La manifestazione potrebbe però essere bloccata dalla polizia. A Taksim e su viale Istikal, la lunga strada pedonale che conduce alla piazza, c’è già un nutrito schieramento di agenti in assetto antisommossa e in borghese, blindati e cannoni ad acqua”. La situazione pertanto è piuttosto tesa.
A causa dell’incendio boschivo avvenuto nel nord dello Stato di Alberta, dove è stato peraltro proclamato lo stato di emergenza, le Autorità canadesi hanno evacuato diverse località, tra cui Fort McMurray.
Si invitano i connazionali presenti nell’area a seguire eventuali indicazioni delle Autorità canadesi e monitorare la situazione sui media locali. Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti web www.rmwb.ca/News-Room/McMurray-West-Wildfire.htm e www.emergencyalert.Alberta.ca. Si invitano i connazionali ad evitare le aree interessate dall’incendio, in particolare Fort McMurray ed aree limitrofe. In caso di emergenza contattare il Consolato Generale italiano a Vancouver 0016046847288.
Alla luce della perdurante minaccia terroristica si segnala l’attivismo di formazioni terroristiche suscettibili di porre seri rischi alla sicurezza con particolare riferimento all’area della città di Mombasa, in quella di Malindi, e nelle regioni di Ijara, di Garsen, di Garissa, Dadaab, Wajir e Mandera – si raccomanda di elevare la soglia di attenzione e di mantenere comportamenti ispirati alla massima prudenza.
In considerazione dell’attuale quadro politico del Paese, dell’accesa conflittualità tra maggioranza ed opposizione e dell’approssimarsi delle consultazioni elettorali previste per il mese di Agosto del prossimo anno, si raccomanda ai connazionali estrema cautela, evitando in particolare manifestazioni e assembramenti politici in luoghi pubblici.
Persistono le tensioni politico-militari tra il Governo mozambicano ed il partito di opposizione della Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana).
Si raccomanda di prestare massima attenzione durante gli spostamenti via terra nella zona centrale del Paese (Province di Sofala, Manica, Tete, Zambesia e nord di Inhambane), dove hanno luogo periodici scontri armati, e di evitare possibili assembramenti e manifestazioni, in particolare nella città di Beira.
Si consiglia vivamente inoltre di evitare di percorrere il tratto stradale della EN1 lungo la Provincia di Sofala, dove si sono recentemente registrati attacchi armati contro i veicoli in transito. Particolarmente pericolosi sono i tratti compresi tra il fiume Save e Muxungue e tra Nhamapadza (distretto di Marínguè) e Caia, ove al momento si circola obbligatoriamente con convogli scortati dalla forze di sicurezza, e dove alcuni civili sono recentemente rimasti coinvolti in operazioni militari con notevoli rischi per la propria incolumità. Egualmente da evitare la strada EN7 tra le città di Chiomoio e Tele.
Prima di mettersi in viaggio in quelle zone, si consiglia a chi si trova già in loco di raccogliere ogni possibile informazione tramite fonti locali e, in caso di necessità, di contattare l’Ambasciata d’Italia a Maputo.
Pur in un contesto di sicurezza complessivamente stabile, si segnalano alcuni episodi al momento oggetto di indagine da parte delle Autorità locali come l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco e la comparsa di scritte inneggianti al Califfato sulla facciata dell’Ambasciata di Francia a Port Louis.
Si invitano i connazionali ad esercitare cautela e ad evitare manifestazioni ed assembramenti.
Sono in aumento gli episodi di criminalità comune, come furti, aggressioni e talvolta stupri. Si consiglia, pertanto, di osservare sempre quelle norme di prudenza consigliabili quando si viaggia, evitando di mostrare beni di valore e di portare con sé i documenti. Si raccomanda inoltre di esercitare particolare vigilanza nelle spiagge e nei luoghi più isolati, soprattutto nel caso in cui si viaggi da soli.
A causa della situazione politica potrebbero verificarsi manifestazioni nella capitale Phnom Penh o in altre zone del Paese. Si raccomanda di mantenersi lontani da ogni tipo di manifestazione o assembramento e di tenersi aggiornati sulla situazione attraverso i mass media locali ed internazionali, il proprio albergatore o l’agente di viaggio.
Occorre esercitare prudenza in tutto il territorio. Nel territorio cambogiano sono, infatti, tuttora presenti mine e ordigni inesplosi. Le aree minate spesso non sono segnalate. Si raccomanda, pertanto, di non percorrere sentieri in aree rurali, incluse le zone intorno ai complessi archeologici e ai Templi.
Sono sconsigliati viaggi nella provincia di Preah Vihear, in particolare nell’area ove è sito l’omonimo tempio Khmer ed in prossimità del suo confine con la Thailandia, dove una disputa di confine tra i due Paesi non si è ancora del tutto risolta malgrado la recente sentenza della Corte Internazionale di Giustizia e permane una massiccia presenza di Forze di Polizia, che hanno sostituito i rispettivi eserciti nel presidio del territorio.
Si suggerisce la massima cautela in tutto il Paese anche per le visite nella capitale, Phnom Penh, soprattutto nelle ore notturne.
Per maggiori informazioni sui Paesi a rischio nel mondo rinviamo al sito di Viaggiare Sicuri: www.viaggiaresicuri.it/home.htm
A cura di Valeria Bellagamba