Trovati i rottami dell’aereo scomparso, forse è esploso in volo

Un aereo della EgyptAir all'aeroporto del Cairo (THOMAS SAMSON/AFP/Getty Images)
Un aereo della EgyptAir all’aeroporto del Cairo (THOMAS SAMSON/AFP/Getty Images)

Aereo scomparso: sono stati individuati i rottami dell’Airbus A320-232 della EgyptAir in volo da Parigi al Cairo con 66 persone a bordo e scomparso alle prime ore di giovedì 19 maggio. Dopo le notizie del ritrovamento di ieri che erano state però smentite, arriva ora la conferma dalla tv di Stato egiziana: “Pezzi di rottami dell’aereo e oggetti di passeggeri sono stati individuati 290 km a nord di Alessandria“, è l’ultima ora che appare in sovrimpressione sul notiziario della tv di Stato egiziana. L’informazione viene dall’esercito egiziano. Viene aggiunto che “le forze armate proseguono la ricerca dei resti dei rottami dell’aereo”.

Nel frattempo, prende sempre più campo l’ipotesi dell’attentato terroristico, anche se l’amministrazione Obama ha fatto parziale retromarcia sulle affermazioni di ieri, in cui parlava esplosione di una bomba a bordo dell’aereo. Ora gli americani frenano e affermando che occorre valutare tutte le ipotesi.

Intanto, però, prevale l’ipotesi terroristica su quella del guasto. Le cause del sinistro, infatti, fanno pensare ad un’esplosione in volo, poiché le modalità della caduta dell’aereo escludono l’avaria. A bordo potrebbe essere esplosa una bomba o potrebbe essersi fatto saltare in aria un kamikaze.

Secondo il ministro della Difesa greco Panos Kammenos, l’aereo egiziano ha effettuato una virata prima di precipitare in mare. Mentre l’esercito egiziano afferma che nessun segnale di sos è stato inviato da parte del pilota. Ieri, il ministro dell’aviazione egiziano Sherif Fathi aveva dichiarato che la probabilità che l’aereo sia stato abbattuto a seguito di un attacco terroristico è “superiore alla possibilità che si sia verificato un guasto tecnico”.

Nel frattempo, tre inquirenti francesi dell’Ufficio indagini e analisi dell’Aviazione civile e un esperto tecnico dell’Airbus sono arrivati al Cairo per partecipare all’inchiesta sullo schianto dell’aereo egiziano, insieme a tre altri inquirenti britannici in rappresentanza di Airbus. Lo hanno riferito fonti aeroportuali al Cairo. Mentre le navi di Francia, Grecia ed Egitto hanno ripreso questa mattina le perlustrazioni nell’ampio tratto di mare che potrebbe aver inghiottito l’Airbus di EgyptAir.

L’aereo della EgyotAir, volo MS804 Parigi-Cairo, era partito alle 23:09 di mercoledì 18 maggio dall’aeroporto di Roissy Charles de Gaulle ed era scomparso dai radar alle 2:45, poco prima di arrivare al Cairo, quando aveva appena attraversato lo spazio aereo della Grecia, dove le comunicazioni tra il pilota e i controllori di volo erano stato normali. L’Airbus era appena era entrato nello spazio aereo egiziano quando è scomparso. Il velivolo si trovava a un’altitudine di 37 mila piedi (circa 11.300 metri). L’aereo egiziano, era stato riferito, si sarebbe inabissato al largo dell’isola greca di Karpathos, in un tratto di Mar Egeo, in acque territoriali egiziane, al confine con quelle greche.

Qui sotto l’immagine dal sito web di FlightRadar24 della rotta del volo MS804 da Parigi a Il Cairo nella notte tra il 18 e il 19 maggio.

Aereo EgyptAir Parigi - IL Carico (La rotta da Flightradar24)
Aereo EgyptAir Parigi – IL Carico (La rotta da Flightradar24)

A cura di Valeria Bellagamba

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