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Consigli di viaggio

Paesi pericolosi dove viaggiare con cautela

Paesi pericolosi o dove possono sussistere rischi per viaggiatori e turisti: vi riportiamo le ultime segnalazioni della Farnesina dal portale Viaggiare Sicuri.

Nel mondo, si sa, alcune mete sono meno sicure delle altre. Alcuni Paesi sono da sempre a rischio per i viaggiatori ed è bene evitarli, altri in genere sono abbastanza sicuri, ma possono insorgere dei problemi o delle circostanze contingenti che ne sconsigliano i viaggi o comunque bisogna prestare la massima attenzione. Ecco gli ultimi consigli dall’Unità di Crisi del nostro Ministero degli Esteri, pubblicate su Viaggiare Sicuri.

I Paesi pericolosi o a rischio viaggi

Canada

Incendio nel nord dello Stato di Alberta

Il Canada non è un Paese a rischio, ma il devastante incendio che ha colpito la città di Fort McMurray nella provincia di Alberta sconsiglia di recarsi in quella zona del Nord-Est del Canada. Scrive la Franesina: “A causa dell’incendio boschivo avvenuto nel nord dello Stato di Alberta, dove è stato peraltro proclamato lo stato di emergenza, le Autorità canadesi hanno evacuato diverse località, tra cui Fort McMurray. Si invitano i connazionali presenti nell’area a seguire eventuali indicazioni delle Autorità canadesi e monitorare la situazione sui media locali. Si invitano i connazionali ad evitare le aree interessate dall’incendio, in particolare Fort McMurray ed aree limitrofe. In caso di emergenza contattare il Consolato Generale italiano a Vancouver 0016046847288″.

Filippine

Elezioni presidenziali del 9 maggio

Nel Paese del Sud-est asiatico potrebbero esserci problemi legati alle tensioni politiche in considerazione delle elezioni presidenziali del 9 maggio. La Farnesina spiega: “In considerazione dell’innalzamento del livello di tensione registrato per le elezioni del 9 maggio, si invitano i connazionali – anche nei giorni successivi al voto – ad esercitare particolare cautela, anche negli spostamenti, ad evitare manifestazioni ed assembramenti e ad evitare le vicinanze di seggi elettorali”.
Inoltre, “negli ultimi tre anni nella regione di Mindanao si sono registrati sia diversi attentati terroristici con l’utilizzo di ordigni esplosivi, che casi di sequestri di persona soprattutto nella sua parte occidentale e nei mini-arcipelaghi vicini di Basilan, Sulu e Tawi Tawi fino al confine con Malesia e Indonesia, ma anche nell’isola di Samal e nelle sue vicinanze. Alla luce dei recenti fenomeni di radicalizzazione presso alcuni ambienti musulmani filippini, i citati rischi nella regione di Mindanao sono ulteriormente aumentati e non è da escludersi che essi possano allargarsi ad altre zone e città dell’arcipelago, compresi alcuni dei più rinomati centri turistici, dove si consiglia comunque di evitare in particolare modo gli assembramenti. Si sconsigliano pertanto vivamente i viaggi in tutta la regione del Mindanao. Sono in particolare da evitare le zone del centro e nord-ovest dell’isola di Mindanao (in particolare: Maguindanao, Lanao del Sur, Lanao del Norte, Sultan Kudarat, Cotabato del Nord e del Sud), la parte meridionale della penisola di Zamboanga (province di Zamboanga del Norte, Zamboanga del Sur e Zamboanga City) e le isole a sud ovest di Mindanao (province di Basilan, Sulu e Tawi Tawi), a causa del periodico ripetersi di scontri armati tra esercito e forze ribelli, della perdurante minaccia di attentati e del rischio di sequestri di persona nei confronti di stranieri (registrati anche a danno di connazionali)”. Poi, “Sono stati segnalati rischi per la sicurezza anche nelle regioni centro-meridionali dell’Isola di Palawan, assieme alle isole prospicienti la città di Puerto Princesa”.

Federazione Russa

Strutture sanitarie inadeguate

“Il livello delle strutture sanitarie ed ospedaliere, soprattutto al di fuori dai principali centri urbani, è inferiore a quello occidentale, non tanto per la carenza di professionalità del personale medico, quanto per attrezzature e medicinali.

Ucraina

Insufficienza delle strutture sanitarie

Come in Russia, anche in Ucraina c’è un allarme legato alla situazione sanitaria. “Gli ospedali pubblici, pur abbastanza numerosi, sono di livello qualitativo al momento insufficiente, in quanto mancanti di strumentazione diagnostica e terapeutica di livello occidentale. Il personale medico è generalmente ben preparato. Sono presenti nella capitale alcuni centri medici privati di livello occidentale. I farmaci di uso comune sono reperibili presso le farmacie delle maggiori città. E’ consigliabile non effettuare sul posto cure complesse o specialistiche”.

Bangladesh

Situazione di sicurezza

“A seguito della conferma della sentenza di condanna a morte di un leader dell’opposizione il 5 maggio scorso, si invitano i connazionali ad esercitare particolare cautela nel Paese, evitando ogni assembramento o manifestazione, suscettibile di provocare in questi giorni disordini ed incidenti”.

Ciad

Sono sconsigliati viaggi in Ciad se non per motivi di effettiva necessità

In ogni caso, se si viaggia in Ciad Farnesina “raccomanda di segnalare la propria presenza in anticipo al Vice Consolato d’Italia a N’Djamena, all’Ambasciata d’Italia a Yaoundé, e di registrarsi sul sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale”.

Le Autorità ciadiane hanno prorogato lo stato di emergenza vigente nella regione del Lago Ciad fino ad ottobre 2016.

“Sono fortemente sconsigliati gli spostamenti nelle aree al confine con la Libia, la Nigeria, il Niger e la Repubblica Centrafricana; nelle aree confinanti con il lago Ciad incluse le regioni di Kanem e Lac a ovest della città di Mao e di Bol; nelle aree fino a 30 km dal confine fra il lago Ciad e il Camerun inclusa la città di Léré; nelle regioni di Sila, Wadi Fira, Ennedi, Tibesti e nella regione di Ouaddaï con l’eccezione della città di Abéché; nella regione di Borkou eccetto la città di Faya Largeau.Le elezioni presidenziali hanno avuto luogo il 10 aprile. Al seguito dell’annuncio dei risultati elettorali il 4 maggio, l’imponente spiegamento dell’apparato di sicurezza nel Paese e’ stato ridimensionato, in particolare a N’Djamena. Ciò nonostante il clima resta teso, e si raccomanda di essere vigili ed evitare eventuali eventi politici, proteste o manifestazioni di qualsiasi genere.Permane in tutto il Pese un’elevata minaccia di terrorismo, di attacchi suicidi, di aggressioni, e di sequestro di persona. Gli attacchi potrebbero colpire anche i luoghi frequentati da stranieri, come ristoranti, bar, mercati, alberghi, centri commerciali e luoghi di culto, quale rappresaglia a seguito dell’intervento militare in Mali e del coinvolgimento del Ciad, aiutato da Paesi occidentali, nella lotta regionale per il contrasto a Boko Haram.Rapine a mano armata, in particolare alle automobili, sono frequenti nelle zone residenziali di N’Djamena. Gli stranieri sono a volte presi di mira. Si raccomanda di essere vigili e prestare particolare attenzione nella capitale. Tenere sempre le porte chiuse e finestre chiuse”.

Repubblica Democratica del Congo

Possibili manifestazioni nella città di Lubumbashi

La Farnesina avverte che “potrebbero avere luogo nei prossimi giorni manifestazioni politiche nella città di Lubumbashi, nel nord del Katanga. Si sono inoltre verificati scontri armati nella provincia di Nord Kivu, dove si registra anche un elevato rischio di sequestri. Si ricorda che i viaggi in entrambe le aree sono sconsigliati a qualsiasi titolo. Si rinnova comunque l’invito ai connazionali presenti nel Paese ad esercitare la massima cautela negli spostamenti e ad evitare luoghi di manifestazioni ed assembramenti”.

Mozambico

In questo Paese “persistono le tensioni politico-militari tra il Governo mozambicano ed il partito di opposizione della Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana). Si raccomanda di prestare massima attenzione durante gli spostamenti via terra nella zona centrale del Paese (Province di Sofala, Manica, Tete, Zambesia e nord di Inhambane), dove hanno luogo periodici scontri armati, e di evitare possibili assembramenti e manifestazioni, in particolare nella città di Beira. Si consiglia vivamente inoltre di evitare di percorrere il tratto stradale della EN1 lungo la Provincia di Sofala, dove si sono recentemente registrati attacchi armati contro i veicoli in transito. Particolarmente pericolosi sono i tratti compresi tra il fiume Save e Muxungue e tra Nhamapadza (distretto di Marínguè) e Caia, ove nonostante al momento si circoli obbligatoriamente con convogli scortati dalla forze di sicurezza, alcuni civili sono recentemente rimasti coinvolti in operazioni militari con notevoli rischi per la propria incolumità. Prima di mettersi in viaggio in quelle zone, si consiglia a chi si trova già in loco di raccogliere ogni possibile informazione tramite fonti locali e, in caso di necessità, di contattare l’Ambasciata d’Italia a Maputo”.

A cura di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

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