Lombardia. Sei arresti per “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo”

Italian police officers patrol at Rome's Fiumicino aiport on March 22, 2016 as security measures were reinforced in the wake of attacks in Brussels. European countries vowed to defend democracy against terrorism after blasts at Brussels airport and in the EU's institutional heart left at least 26 dead and dozens injured. / AFP / TIZIANA FABI        (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
 (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Matteo Renzi ha festeggiato l’operazione con un Tweet, ma questa notizia è positiva solo in parte. Questa mattina sei persone sono state arrestate per terrorismo a Lecco, Varese e Milano. Su di loro pende l’accusa di “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale”. Tutti i soggetti coinvolti sono stati arrestati e, secondo le prime ricostruzione, stavano per partire verso la Siria per unirsi al Califfato.

I soggetti sarebbero dovuti partire insieme ad un giovane di origine marocchina di 23 anni, residente a Varese, che pare sia il fratello di uno dei foreign fighter espulso dall’Italia a gennaio. Un’atra coppia di Lecco era già partita alla volta della Siria e anche loro sono stati oggetto dell’ordinanza di cattura.

Le indagini, coordinate dalla procura di Milano e dalla procura nazionale antimafia, sono state condotte dai Carabinieri del Ros, dai poliziotti dell’Ucigos e dalle Digos locali.

Il Presidente del Consiglio si è così complimentato con il ministro Alfano, l’intelligence, gli inquirenti e le forze dell’ordine per una “operazione anti estremisti” considerata “molto importante”.

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