Indice dei contenuti
I recenti terremoti in Giappone e in Ecuador e altre emergenze in giro per il mondo hanno fatto scattare nuovi avvisi di sicurezza sul sito web Viaggiare Sicuri curato dall’Unità di crisi della Farnesina.
Vediamo in dettaglio tutte le emergenze più recenti.
Terremoto magnitudo 7.2 nell’isola di Kyushu
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7.2 della scala Richter si è verificata nell’isola di Kyushu, con epicentro nell’area della prefettura di Kumamoto. In caso di emergenza, contattare il Consolato Generale d’Italia di Osaka al numero 00819033501561.
La Farnesina invita i connazionali a seguire le indicazioni delle autorità giapponesi per i connazionali presenti nelle zone colpite dal sisma, così come al momento sconsiglia i viaggi nella prefettura di Kumamoto.
Terremoto di magnitudo 7,8 a 27 km da Muisne
Una scossa di terremoto ha colpito la zona costiera centrale dell’Ecuador. L’epicentro è a 27 chilometri a sud-est di Muisne, a una profondità di 19 chilometri. Il sisma è stato avvertito anche a Quito, dove alcune zone sono prive di elettricità. Proclamato lo stato di emergenza nelle province di Esmeraldas, Manabí, Santa Elena, Guayas, Santo Domingo y Los Ríos. Attenersi alle indicazioni delle Autorità Locali. In caso di necessità contattare l’Ambasciata al n.: (+593 9) 99780861.
Oltre al sisma, la Farnesina aveva già segnalato anche al ripresa dell’attività eruttiva del vulcano Tungurahua, a 140 km dalla capitale, nella zona turistica di Baños, con fuoriuscita di gas, lava e ceneri
Manifestazioni a Skopje
Hanno avuto luogo negli ultimi giorni manifestazioni nel centro della capitale Skopje.
Si invitano i connazionali presenti in città ad evitare ogni assembramento e ad esercitare particolare cautela nelle vicinanze dei palazzi di Governo e Parlamento.
Il Governo macedone ha dichiarato il 20 agosto scorso (prorogato dal Parlamento sino al 15 giugno 2016) lo stato di emergenza (territorialmente limitato), mobilitando le forze armate lungo i confini meridionali e settentrionali del Paese per fronteggiare l’afflusso dei migranti. Tale misura è limitata al solo contrasto dei passaggi illegali in provenienza dalla Grecia e non riguarda il normale flusso di residenti e viaggiatori in transito.
Si continuano a registrare fattori di tensione interetnica sfociati di recente anche in disordini e scontri tra polizia e manifestanti. Si raccomanda di evitare assembramenti e/o manifestazioni di qualsiasi carattere politico, sia nella capitale Skopje, sia nelle altre regioni del Paese, indipendentemente dalla prevalenza etnica dell’area interessata.
I recenti avvenimenti che hanno riguardato sia la capitale Skopje sia le aree del Paese al confine con il Kosovo, inclusi gli scontri di Kumanovo, suggeriscono di prestare la massima attenzione negli spostamenti, evitando quelli in orari notturni, nelle aree di Kumanovo, Tetovo, Gostivar e Struga.
Si sconsigliano viaggi nelle zone di montagna al confine con il Kosovo a causa della strutturale situazione di precarietà che caratterizza quell’area.
Per l’ingresso nel Paese è necessario il passaporto, che deve avere validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’arrivo e almeno due pagine libere rimanenti per l’apposizione del visto. I turisti, per legge, sono tenuti a portare sempre con sé il proprio passaporto originale. Si sono verificati casi di turisti arrestati perché sprovvisti del documento.
Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere un viaggio, una polizza assicurativa sanitaria adeguata (le strutture sanitarie locali non sono gratuite e quelle private hanno costi molto elevati) che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio del malato.
La Farnesina raccomanda di fare attenzione alla sicurezza, dopo gli attentati della scorsa estate.
Nel mese di agosto 2015 si è verificato un grave attentato nella capitale (Bangkok) che già era stata oggetto di altri atti terroristici nel recente passato. Il 17 agosto 2015 un ordigno è infatti esploso nel distretto centrale di Chidlom, nei pressi dell’omonima stazione della ferrovia sopraelevata e di un santuario religioso situato sotto l’albergo Erawan, causando diverse vittime e feriti anche tra cittadini stranieri. Una seconda esplosione, di minore entità, si è verificata il 18 agosto nelle acque adiacenti il molo di Saphan Taksin, senza causare danni materiali né feriti.
Tutte le vie di comunicazione e i mezzi di trasporto di Bangkok sono utilizzabili (aeroporti, linee della metropolitane e delle ferrovie sopraelevate, autobus, treni). L’accesso è consentito a tutti i siti turistici della capitale. La Polizia thailandese non ha introdotto misure restrittive agli spostamenti né all’accesso ai luoghi della capitale.
Si raccomanda di effettuare gli spostamenti esercitando la dovuta cautela. In caso di emergenza, contattare l’Ambasciata d’Italia a Bangkok allo 0066 (0) 2250 4970.
Si è tenuto lo scorso 10 aprile in Perù il primo turno delle elezioni presidenziali e di quelle congressionali. Il secondo turno è previsto per il 5 giugno prossimo. Si rinnova l’invito ad esercitare cautela, specie nelle aree evidenziate nella presente scheda, e ad evitare manifestazioni ed assembramenti.
Sporadiche manifestazioni legate all’industria mineraria ed estrattiva si registrano in varie aree del Paese (Cajamarca, Puno, Madre de Dios). La Oroya (nella provincia di Junin) ed Arequipa sono state teatro recentemente di violenti scontri, Sebbene la situazione al momento sia relativamente calma, non si possono escludere recrudescenze e la creazione di nuovi blocchi stradali, anche sulle principali arterie ed in prossimità del confine con la Bolivia. Si raccomanda pertanto ai connazionali presenti o in viaggio verso l’area di esercitare prudenza e di informarsi accuratamente sulla situazione prima di intraprendere spostamenti per via terrestre o visite turistiche nell’area.
La zona denominata VRAEM (Valle de los Rios Apurimac Ene e Mantaro), esterna ai normali percorsi turistici, è interessata da fenomeni residuali di narco-guerriglia. Sono vivamente sconsigliati i viaggi nell’area. Per la stessa ragione sono sconsigliati i viaggi nella zona amazzonica in prossimità della frontiera con la Colombia, in particolare lungo il fiume Putaumayo, e nella regione di Huanuco.
Il fenomeno dei sequestri, anche a danno di stranieri, è presente, soprattutto nelle zone rurali del Paese. E’, pertanto, opportuno adottare comportamenti di massima cautela.
Sussiste, inoltre, un elevato tasso di criminalità comune che, a seconda delle città e dei diversi quartieri della Capitale, ha fatto registrare molteplici aggressioni.
Al riguardo a Lima, pur essendo venuto meno negli ultimi anni il rischio di attentati di matrice terroristica, è molto alta l’incidenza della criminalità comune, che spesso agisce in forma organizzata. Risultano particolarmente a rischio le aree periferiche, il centro storico della città e la zona portuale del Callao (da evitare soprattutto la sera). È preferibile scegliere alberghi situati nei quartieri residenziali di San Isidro o Miraflores, che garantiscono accettabili standard di sicurezza. Occorre in ogni caso evitare di ostentare il possesso di denaro o di oggetti di valore.
In generale, si raccomanda particolare cautela negli spostamenti all’interno della città, affidandosi a compagnie ufficiali di taxi. Si sconsiglia l’uso di taxi abusivi o informali, con i quali vi è il pericolo di aggressione ai passeggeri. È bene verificare almeno che il veicolo riporti il numero di targa dipinto anche sulla carrozzeria. Sconsigliati anche i microbus (chiamati “combis”), spesso coinvolti in incidenti e non assicurati. Negli spostamenti interni, se non effettuati in aereo, è assolutamente consigliato servirsi solo di autobus delle compagnie di trasporti principali, in quanto sono i soli ad offrire sufficienti garanzie di sicurezza; sono, infatti, frequenti gli incidenti mortali dovuti al cattivo stato dei mezzi o all’inadeguatezza dei conducenti, tenuto conto della pericolosità delle strade in montagna.
Strutture sanitarie: Gli ospedali, soprattutto pubblici che offrono una assistenza del tutto inadeguata e molto al di sotto degli standard occidentali. Si consiglia, prima di intraprendere il viaggio, di stipulare una assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.
Infine, ricordiamo i luoghi nel mondo da evitare nel modo più assoluto e per alcuni dei quali sono anche chiuse o fortemente limitate le frontiere sono: Siria, Iraq, Libia, Mali, Afghanistan, la zona a Sud-Est della Turchia al confine con la Siria, infine la Striscia di Gaza.
Per l’emergenza legata al virus Zika segnaliamo questa pagina.
A cura di Valeria Bellagamba