Aereo egiziano: la notizia è rimbalzata questa mattina su tutti i giornali del mondo. Visto il clima in cui si sta vivendo dopo gli attentati di Bruxelles, ogni singolo evento fa domandare: “sarà stata l’Isis?”. In realtà pare che la vicenda si stia ridimensionando.
In un primo tempo si pensava che il dirottatore – che stamane aveva costretto il volo della Egyptairlines partito da Alessandria d’Egitto diretto a Il Cairo – si chiamasse Ibrahim Samaha, un insegnante di veterinaria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Alessandria. In realtà il vero autore del gesto sarebbe un altro, secondo fonti ben informate, come riporta l’Ansa: si tratterebbe di un egiziano chiamato Seif el Din.
Samaha si trovava sull’aereo solo come passeggero e stava andando al Cairo per volare negli Stati Uniti per una conferenza.
A bordo c’erano in totale 81 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio, molte delle quali sono state rilasciate quasi subito, mentre sarebbero poi stati trattenuti quattro ostaggi, tra cui una donna italiana, poi tutti liberati.
L’uomo ha chiesto asilo politico e la possibilità di parlare con l’ex moglie cipriota, che abita proprio vicino all’aeroporto e che sta offrendo piena collaborazione con le autorità. Il presidente Nikos Anastasiadīs ha riferito che non si tratta di terrorismo e che il dirottatore non si è detto affiliato a nessun gruppo jihadista. Per un funzionario del Ministero degli Esteri egiziano è soltanto “un idiota”.