Attentati di Bruxelles: un americano miracolato già sopravvissuto alle stragi di Parigi e Boston

Mason Wells
Mason Wells

Tra le storie delle vittime degli attentati di Bruxelles che stanno uscendo in queste ore ce n’è una davvero incredibile. E’ quella di un ragazzo americano di 19 anni, ferito ma vivo, già scampato a due precedenti attentati: le stragi di Parigi del novembre scorso e l’attentato alla maratona di Boston dell’aprile del 2013.

Il giovane miracolato si chiama Mason Wells ed è un missionario mormone originario dello Utah. Mason, la mattina del 22 marzo era all’aeroporto di Zaventem insieme ad altri due compagni, Joseph Empey e Richard Norby. I tre giovani stavano accompagnando all’aeroporto la giovane missionaria francese Fanny Rachel, 20 anni, che doveva prendere un volo per l’Ohio.

Quando i kamikaze si sono fatti esplodere, la missionaria aveva già passato i controlli e si è salvata, mentre i tre giovani sono stati investiti dall’onda d’urto e dai detriti, rimanendo feriti. Ad avere la peggio è stato proprio Mason Wells, che se dai precedenti attentati di Parigi e Boston era uscito illeso, questa volta è stato ferito gravemente. Il giovane ha riportato ferite da schegge, ustioni di secondo e terzo grado su viso e mani e la rottura di un tendine. I suoi compagni: Joseph Empey ha riportato diverse ferite al viso, alle mani e alle gambe, mentre Rochard Norby è stato ferito ad una gamba. I tre mormoni sono ancora in ospedale a Bruxelles.

Il 15 aprile 2013, giorno dell’attentato alla maratona di Boston, a cui partecipava sua madre, Mason si trovava vicino al traguardo, dove i due fratelli ceceni Džochar e Tamerlan Carnaev avevano piazzato due bombe che causarono tre vittime e molti feriti. Poi lo scorso 13 novembre, per uno strano gioco del destino, il giovane mormone era a Parigi vicino alle zone delle stragi.

“E’ incredibile che sia stato così vicino a più di un attentato. Penso che chiunque ne esca scioccato, ma lui è in grado di gestire questa tragedia meglio di chiunque altri. Può trasformarla in positivo”, ha detto il suo vescovo Scott Bond.

Parlando al telefono con i genitori dal letto in ospedale, il ragazzo ha detto che l’esperienza degli attentati di Boston e Parigi lo ha aiutato a gestire la situazione di Bruxelles. Per la sua famiglia è un “miracolato” e la sua incredibile storia sta diventando virale sul web.

Di Valeria Bellagamba

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