Capita spesso, soprattutto negli ultimi anni, che le previsioni meteo siano sbagliate oppure che i modelli meteo segnalino l’arrivo di una perturbazione che invece o non arriva o arriva dopo rispetto al previsto. Tutto questo non è dovuto all’errore dei meteorologi, ma dai cambiamenti climatici sempre più imprevedibili per via di tanti fattori.
Come si legge sulla rivista Nature Communications, riportato in Italia da Leggo.it, il passaggio da un’era glaciale all’altra rende ogni cambiamento climatico caotico e praticamente impossibile da prevedere. Servono così nuovi strumenti di ricerca che si modellino sulle novità attuali.
Gli scienziati dell’Istituto Niels Bohr di Copenaghen in collaborazione con la South China University di Guangzhou hanno analizzato circa 12.000 anni di clima e di cambiamenti, mettendo così in crisi la possibilità di distingure il contributo dell’uomo al mutamento climatico, laddove non si capisce dove sia proprio il mondo che sta cambiando.
Gli scienziati stanno così cercando delle strutture di base, dei modelli che in natura si ripetono spesso: secondo i ricercatori così, per fare un po’ d’ordine, bisogna ripartire dai fenomini locali e risalire nel passato su una scala di tempo ristretta.