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A seguito degli ultimi attentati che hanno scosso nuovamente il mondo, sono più che mai di fondamentale importanza le indicazioni di Viaggiare Sicuri, il portale dell’Unità di Crisi della Farnesina, il Ministero egli Esteri, con tutte le informazioni su come viaggiare e spostarsi nei Paesi del mondo e le raccomandazioni per la sicurezza.
Purtroppo a seguito dell’ennesimo attentato in Turchia, nella capitale Ankara, e ora anche in Costa D’Avorio, dove ieri si è verificato un assalto a colpi di kalashnikov a tre resort di turisti sulla spiaggia di Grand-Bassam, aumentano le mete e destinazioni pericolose, verso le quali i viaggi di ogni genere sono fortemente sconsigliati.
I Paesi assolutamente da evitare e per alcuni dei quali sono anche chiuse o fortemente limitate le frontiere sono: Siria, Iraq, Libia, Mali, Afghanistan, la zona a Sud-Est della Turchia al confine con la Siria, infine la Striscia di Gaza.
Vediamo in dettaglio la situazione dei singoli Paesi con gli ultimi aggiornamenti dalla Farnesina.
Esplosione nel quartiere Kizilay di Ankara
Un’esplosione è stata avvertita domenica 13 marzo presso Guven Park, nel centrale quartiere Kizilay di Ankara. Si invitano i connazionali presenti in città ad evitare la zona interessata. In caso di emergenza Ambasciata contattabile ai numeri 0090 5323748177 (cell emergenza sede) e 0090 (538) 4705452.
Nella stessa zona di Ankara si era già verificato un attentato meno di un mese fa, il 17 febbraio scorso. Un’autobomba era esplosa nei pressi di edifici militari, nel quartiere Kizilay, provocando vittime e feriti. Un attentato contro turisti si era invece verificato il 12 gennaio scorso, nella centrale zona di Sultanahmet, nei pressi dell’obelisco di Teodosio ad Istanbul. Anche in questo caso con morti e feriti. Un altro attentato a Istanbul aveva colpito la stazione della metropolitana di “Bayrampasa” il 1° dicembre 2015. Altri episodi terroristici di diversa matrice si erano verificati nel corso dei mesi scorsi a Istanbul, in diverse aree della città. Mentre ad Ankara si ricorda l’attentato del 10 ottobre 2015, quando in un attacco kamikaze morirono 10 persone che partecipavano ad una manifestazione per la pace.
Viaggiare Sicuri scrive che “le Autorità turche hanno ripetutamente diramato segnali di allerta per possibili attentati diretti contro la rete metropolitana e le linee di trasporto pubblico di Istanbul, ivi incluse stazioni situate in zone ad alta affluenza sia nella parte europea che in quella asiatica della città. Alla luce di tali indicazioni si raccomanda pertanto di esercitare in tutto il Paese, soprattutto nei luoghi di attrazione turistica, la massima prudenza, evitando manifestazioni e assembramenti, installazioni militari e delle Forze dell’ordine, luoghi ad elevata frequentazione, la rete metropolitana e dei trasporti pubblici, in particolare nei centri urbani, dove non può essere escluso il rischio di attentati terroristici”. L’allerta in Turchia è massima.
Attentato a Bassam
Un attacco armato ha avuto luogo a Grand Bassam, in prossimità degli stabilimenti Etoile du Sud e Taverna Bassamoise, e secondo prime informazioni avrebbe causato vittime.
Si invitano i connazionali a rimanere nelle proprie abitazioni e ad evitare luoghi di affollamento. In caso di emergenza, Ambasciata contattabile al numero 0022507077343.
L’avvertimento di Viaggiare Sicuri: “Alla luce del quadro generale di insicurezza nell’intera area saheliana, interessata recentemente anche da fenomeni di matrice terroristica, le Autorità ivoriane hanno disposto un rafforzamento dei controlli nel Paese e delle misure di sorveglianza per quanto concerne l’accesso a siti ritenuti particolarmente sensibili (es. hotel, centri commerciali, scuole internazionali). Si raccomanda di mantenere comunque elevata la soglia di attenzione in tutto il Paese, specie nei luoghi a più elevata frequentazione. Si suggerisce inoltre alle imprese italiane, in particolare quelle operanti in aree remote del Paese o che ricevano pubblico, di rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza. Si raccomanda infine di evitare gli spostamenti lungo la frontiera con il Mali. Permangono, soprattutto nelle regioni dell’Ovest, al confine con la Liberia, criticità a livello di sicurezza. Tranne la città di San Pedro e zone limitrofe, la sicurezza resta precaria anche a causa della presenza di forze irregolari e bande armate (agguati per strada). Sono sconsigliati i viaggi nelle province delle Dix-Huit Montagnes, Haut Sassandra, Moyen-Cavally e Bas Sassandra se non dettati da effettiva necessità (motivi professionali o in ambito di Organizzazioni ben stabilite nel Paese). Parimenti si sconsigliano viaggi nel Nord del Paese, al confine con il Mali”.
Allerta maltempo
Piogge torrenziali si sono abbattute sul Paese provocando inondazioni e disagi al traffico aereo e stradale.
Il maltempo potrebbe protrarsi per alcuni giorni. Si raccomanda ai connazionali di monitorare i media, seguire le indicazioni delle autorità locali ed esercitare prudenza negli spostamenti.
Sulla sicurezza in genere: “Il permanere di tensioni nella regione mediorientale e le proteste in corso nel mondo arabo non consentono di escludere il rischio di possibili atti di natura terroristica – per loro natura imprevedibili – ai danni di istituzioni occidentali e luoghi pubblici, suscettibili peraltro di verificarsi ormai ovunque. Si consiglia ai connazionali di mantenere comunque una soglia di attenzione ed un comportamento discreto, prudente e rispettoso della religione e dei costumi locali, evitando gli assembramenti e le manifestazioni che potrebbero formarsi in prossimità delle moschee, specialmente durante la preghiera del venerdì e nei giorni delle feste religiose e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese”.
Allerta maltempo
Piogge torrenziali si sono abbattute sul Paese provocando inondazioni e disagi al traffico aereo e stradale.
Il maltempo potrebbe protrarsi per alcuni giorni. Si raccomanda ai connazionali di monitorare i media, seguire le indicazioni delle autorità locali ed esercitare prudenza negli spostamenti.
“Il Paese condivide con la più parte del resto del mondo il rischio di poter essere esposto ad azioni legate a fenomeni di terrorismo internazionale.
Alla luce degli ultimi eventi nella Regione, ed in particolare in seguito alla campagna aerea in atto contro postazioni Houthi in alcune città dello Yemen, si raccomanda ai connazionali di non recarsi nella zona di confine con lo Yemen. I fattori di instabilità che minacciano l’intera regione, ivi comprese le tensioni scaturite dall’intervento in Yemen, impediscono di escludere un generale rischio di atti terroristici, anche contro cittadini stranieri.
Il permanere nella regione mediorientale di situazioni di tensione rende consigliabile mantenere un atteggiamento di riservata prudenza. Si raccomanda di adottare particolare attenzione e di evitare le manifestazioni, gli assembramenti ed i luoghi di culto, specialmente nei fine settimana e durante il venerdì di preghiera e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese.
Possibili manifestazioni dal 10 al 14 marzo
Dal 10 e al 14 marzo potrebbero aver luogo delle manifestazioni in occasione della ricorrenza dell’ingresso della “Peninsula Shield Forces” nel Paese, nel 2011. Si invitano i connazionali ad osservare una condotta particolarmente vigile e prudente e ad evitare luoghi di manifestazioni ed assembramenti.
Sulla sicurezza in genere: “Le condizioni di sicurezza hanno subìto – a partire dal febbraio 2011 – un netto deterioramento a seguito delle numerose manifestazioni succedutesi regolarmente da allora nel Paese.
A seguito dell’arresto del leader del maggiore partito di opposizione sciita con accuse di incitamento alla sovversione violenta (il 28 dicembre 2014), si è registrato un incremento delle tensioni nel Paese, con numerosi episodi di scontri violenti nei villaggi tra gruppi di manifestanti e forze dell’ordine. Con l’approssimarsi della ricorrenza dell’inizio delle proteste del 2011 (14 febbraio) gli episodi di manifestazioni violente, per quanto localizzate potrebbero aumentare. Si raccomanda pertanto di adottare la massima cautela e di evitare assembramenti, manifestazioni, luoghi di culto ed aree limitrofe, specialmente nei fine settimana e durante il venerdì di preghiera.
Il livello di rischio delle manifestazioni, molte delle quali fomentate da piccoli gruppi di matrice estremista, è elevato. Si consiglia particolare cautela in alcuni insediamenti abitativi in aree della capitale a maggiore conflittualità sociale e/o confessionale. Contattare l’Ambasciata per maggiori indicazioni”.
Situazione di sicurezza in Haryana
L’avviso della Farnesina: “Si sono verificate nei giorni scorsi manifestazioni, talvolta sfociate in disordini, nella zona Rohtak e Bhiwani, nello Stato di Haryana. La situazione sembra tornata alla normalità, nonostante permangano tensioni. Si consiglia ai connazionali presenti nella zona di evitare manifestazioni o assembramenti, di attenersi alle indicazioni delle autorità locali, di tenersi aggiornati sui media locali ed internazionali nonché di attenersi ad un comportamento improntato alla massima prudenza”.
Gerusalemme e Territori Palestinesi. Situazione di sicurezza
A seguito dei continui episodi di violenza registrati, si invitano i connazionali a prestare la massima attenzione e ad evitare ogni spostamento nella Città Vecchia, nonché nei Territori Palestinesi, almeno fino al ristabilimento di adeguate condizioni di sicurezza.
“I Territori dell’Autonomia Palestinese costituiscono un’area di crisi che comporta rischi per la sicurezza dei viaggiatori“, avverte la Farnesina. “In Cisgiordania, si segnalano frequenti incidenti tra esercito israeliano e popolazione palestinese e tra quest’ultima e i coloni: si raccomanda pertanto di evitare gli spostamenti non strettamente indispensabili, specie dopo il tramonto e nelle zone prossime ai campi profughi e agli insediamenti, nonché di prestare la massima attenzione agli assembramenti, anche pacifici. Si segnala in particolare che in Cisgiordania le aree a nord di Jenin e Nablus e quelle nei dintorni di Hebron presentano livelli di rischio più elevato e continuano pertanto a essere sconsigliati viaggi in tali zone, soprattutto se intrapresi con iniziative improvvisate al di fuori di visite coordinate da organizzazioni locali”.
Poi, “per la città di Betlemme, occorre considerare che in occasione delle festività religiose il flusso dei visitatori aumenta notevolmente. Si raccomanda pertanto di organizzare con cura i soggiorni sui quali, soprattutto per i pellegrini, si potrà fare affidamento alle numerose strutture religiose in loco.
“Nella Striscia di Gaza, nonostante rimanga in vigore il cessate-il-fuoco temporaneo, la situazione di sicurezza rimane estremamente precaria e si segnala il rischio di rapimenti di stranieri.
Permangono, inoltre, limitazioni all’ingresso da parte delle Autorità Israeliane.
Si sconsiglia pertanto nella maniera più assoluta l’ingresso nella Striscia di Gaza. Per quanti siano già presenti nella Striscia di Gaza, si sottolinea la necessità di uscirne al più presto e comunque di tenere costantemente aggiornato il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme riguardo il loro ingresso e la loro uscita da Gaza nonché di fornire indicazioni precise riguardanti il proprio domicilio nella Striscia
Si ricorda, in ogni caso, che qualora si entri nella Striscia di Gaza attraverso l’Egitto, l’uscita è possibile esclusivamente attraverso il medesimo Valico di Rafah, in quanto le Autorità israeliane non consentono l’uscita attraverso il Valico di Erez verso Israele. L’apertura e la chiusura del Valico di Rafah non sono regolari né prevedibili. Alla luce di questi elementi, si sconsiglia nel modo più assoluto di recarsi a Gaza per qualunque ragione attraverso il Valico di Rafah, non permettendo un tale ingresso di assicurare l’eventuale evacuazione in tempi brevi e ragionevolmente certi, mettendo quindi a grave repentaglio la sicurezza personale.
Occorre tenere presente che nella situazione attuale è estremamente complesso assicurare l’uscita e l’incolumità per i nostri connazionali e che operazioni di soccorso sarebbero inevitabilmente ad altissimo rischio. Il Consolato Generale a Gerusalemme e l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv avvertono di non poter garantire a detti viaggiatori una adeguata assistenza consolare”.
“A Gerusalemme, infine, il quadro di sicurezza è soggetto a mutamenti imprevedibili con il rischio di episodi violenti soprattutto nella parte Est, in particolare nella Città Vecchia, in prossimità della Spianata delle Moschee, e nei quartieri di Shuafat, del Monte degli Ulivi e di Silwan. È opportuno quindi adottare un comportamento di particolare prudenza, evitare gli assembramenti e tutte le potenziali situazioni di tensione o possibile contatto tra cittadini israeliani e arabi, nonché evitare la Città Vecchia dopo il tramonto, specie nei fine settimana da venerdì a domenica.
A Gerusalemme si invita a tenere un comportamento rispettoso dei Luoghi Santi specie durante le varie festività locali, così come un abbigliamento morigerato (specie per le donne) nei quartieri di Gerusalemme ad alta concentrazione di ebrei ortodossi (Mea Sharim). Si consiglia di avere un comportamento e un abbigliamento conformi agli usi e alle tradizioni nelle aree a prevalenza musulmana”.
A cura di Valeria Bellagamba