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La stanza d’albergo dove dormire sotto il cielo stellato

Foto Giacomo Pompanin

Una stanza d’albergo con pareti trasparenti immersa nella natura dove addormentarsi vedendo le stelle e risvegliandosi con la luce dell’alba e il suono degli uccellini. Un sogno? No, realtà. Ed è una realtà anche vicino a noi. Già perché questa incredibile stanza mobile con le pareti di vetro si trova in Italia, in uno dei luoghi più belli del nostro Paese: le Dolomiti.

Ci troviamo in un punto panoramico strepitoso,  il rifugio Col Gallina al passo Falzarego, tra le Tofane e la conca di Cortina. A venti km dalla vivace Cortina e dalla Val Badia potrete passare una notte indimenticabile e godere di una vista eccezionale a 2mila metri d’altitudine.

La stanza mobile, ha pareti e tetto in materiale trasparente, è isolata dal resto del rifugio per garantire la privacy, riscaldata e dotata di ogni comfort. Da qui potrete osservare al tramonto e all’alba il fenomeno dell‘enrosadira, ovvero quando le cime delle Dolomiti assumono un colore rossastro che passa poi lentamente al viola. E poi di notte sarete avvolti da migliaia di stelle. Vi sveglierete ammirando un paesaggio meraviglioso con la vista che spazia dal il Lagazuoi, la Tofana di Rozes e il Sass de Stria.

 

Il costo per una notte è di 300 euro e comprende cena, prima colazione, il trasporto da e per valle con la motoslitta e poi all’interno della stanza troverete un monitor con una selezione di DVD, altoparlanti e una playlist di mp3, la possibilità di regolare la temperatura e la possibilità di modificare la seduta per ammirare il panorama dalal prospettiva che desiderate.

Per ulteriori info e per prenotare: cliccate qui o contattate i numeri 0436 2939  – Cell. 339 4425105.

Foto Giacomo Pompanin
Foto Giacomo Pompanin
Foto Giacomo Pompanin
Foto Giacomo Pompanin
Foto Giacomo Pompanin

 

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro