Se viaggiare è sempre piacevole, soffrire di jet lag non lo è altrettanto. Soprattutto dopo un volo intercontinentale, il nostro corpo risulta affaticato. Questo perché magari arriviamo in un posto dove è ancora giorno mentre per il nostro fuso orario dovremmo già essere a letto. Di conseguenza cambiando il normale ciclo sonno veglia e le attività per cui il corpo è “programmato” nelle normali 24 ore, potremmo sentirsi diversi.
Le conseguenze più importanti possono essere sonno, ridotta capacità di reazione, problemi di memoria o a contrarsi. Inoltre non dormire può ovviamente provocare stanchezza, mal di testa e nausea. Gli effetti sono più evidenti se si viaggia verso oriente, perché qui si ha un fuso orario in avanti rispetto all’Italia e quindi una volta giunti a destinazione ci si rende conto che si è svegli da oltre 24 ore e il corpo ovviamente si deve adeguare.
Come rimediare? Una volta arrivati è meglio vivere fin da subito la realtà locale, mangiando negli orari locali e provando a dormire dopo il tramonto. No a farmaci per evitare di confondere ancora di più il corpo. Inoltre, anche trascorrere del tempo all’aria aperta è una soluzione, perché la luce del sole aiuta il fisico ad abituarsi più velocemente. Il jet lag si cura però anche a tavola con una serie di cibi che aiutano a combatterlo.