Lo scorso primo febbraio, il Comitato di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza internazionale di salute pubblica per il virus Zika. Il virus non è in sé particolarmente pericoloso, ma in Brasile, dove più si è diffuso, potrebbe essere la causa della microcefalia con malformazioni al cervello nei feti delle donne contagiate. Per questo motivo è stata dichiarata l’emergenza internazionale e per questo motivo le autorità sanitarie mondiali sconsigliano alle donne incinte di viaggiare nei Paesi dove è scoppiata l’epidemia di Zika. Si tratta dei Paesi dell’America Latina, soprattutto il Brasile, ma anche Capo Verde, Colombia, Costarica, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Suriname, Venezuela.
Escluse le donne incinte, per il resto non sono state introdotte particolari restrizioni per i viaggi, ma soltanto “alcune misure di prevenzione che turisti e organizzatori di viaggio devono osservare”, ha spiegato in una nota l’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto). Tra queste misure ci sono in primo luogo tutte le informazioni che organizzatori di viaggi e tour operator devono dare ai viaggiatori verso le aree colpite dal virus Zika sui potenziali rischi e sulle misure necessarie per ridurre al minimo l’esposizione alle punture di zanzara che trasmettono il virus. Informazioni che devono essere date con costanza e accuratezza.
L’Organizzazione mondiale del turismo precisa poi che le autorità sanitarie e il turismo stanno lavorando insieme per informare i residenti, turisti e l’industria circa le precauzioni da prendere. Tutto il mondo del turismo sta lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie per seguire le raccomandazioni di prevenzione dell’Oms, spiega l’Unwto.
Intanto, dal Brasile, le autorità pubbliche fanno sapere che le Olimpiadi in programma per il prossimo agosto non sono a rischio.
Informazioni sul virus Zika
Il virus Zika viene trasmesso attraverso le zanzare della specie Aedes aegypti ed è stato isolato per la prima volta nel 1947, in Uganda, su una scimmia della foresta di Zika, da cui ha preso il nome. Non esiste ancora un vaccino per il virus che comunque aveva causato finora solo piccole epidemie in alcune regioni africane e del sudest asiatico, senza sollevare particolari preoccupazioni. I sintomi di Zika sono molto simili a quelli del virus dell’influenza: febbre, eruzioni cutanee, dolori articolari e arrossamento degli occhi.
Informazioni sul virus Zika sul sito web del Ministero della Salute: Virus Zika e microcefalia, emergenza internazionale di salute pubblica.
Le raccomandazioni della Farnesina sul virus Zika dal sito web Viaggiare Sicuri: AVVISO per i viaggiatori diretti in zone con trasmissione locale di Zika virus.
Di Valeria Bellagamba