Mondo sotto shock: terrore per il virus Zika, 4 casi in Italia

A laboratory employee holds a sample from a person living with HIV in a laboratory at the AIDS Research Center of the Treichville hospital in Abidjan on on September 13, 2013, after the launch in the Ivorian capital of the Unitaid-funded project OPP-ERA, which aims at improving HIV monitoring through more affordable access to HIV viral load testing (VLT) for HIV patients and early infant diagnosis. Ivory Coast is the first country in Africa to join the two-year project,  implemented by a consortium of French partners. AFP PHOTO/ SIA KAMBOU / AFP / SIA KAMBOU        (Photo credit should read SIA KAMBOU/AFP/Getty Images)
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Si chiama virus Zika e sta facendo scattare l’allarme rosso in tutto il mondo. Dopo aver colpito 22 paesi dell’America Latina ora ha raggiunto anche l’Italia con 4 casi di contagio di persone che rientravano dal Brasile.

Il virus Zika, meno pericoloso del virus Ebola, presenta comunque diverse condizioni gravi che sono sufficienti per far preoccupare tutto il mondo. Il virus infatti si trasmette attraverso le zanzare del genere Aedes, un tipo non presente in Europa e non vi sono evidenti trasmissioni della malattia da uomo a uomo, tuttavia la malattia sembra colpire in modo grave i feti delle donne contagiate che rischiano di contrarre la microcefalia fetale che può determinare seri ritardi cognitivi. Si parla di quasi 4000 casi sospetti di microcefalia causata dal virus al punto tale che il governo ha consigliato alle donne di non rimanere incinte almeno fino al prossimo luglio.

Il virus potrebbe diventare una emergenza sanitaria globale nel 2016 e si teme che l’infezione virale possa causare
  anche la sindrome di Guillaume-Barré in cui il sistema immunitario attacca i neuroni causando paralisi temporanee.

Come si legge sull’Ansa primi tre casi di contagio sono stati  registrati anche in Gran Bretagna e due casi sarebbero stati segnalati in Spagna, mentre almeno due casi (di cui uno è un bimbo nato con microcefalia) sono stati rilevati negli Stati Uniti.

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