Un’azienda italiana ha sviluppato una sacca anti bomba da installare sugli aerei. Si tratta di una borsa-involucro Fly-bag con la quale avvolgere la stiva o la cabina di un aereo di linea per mitigare l’effetto di una bomba nascosta dentro i bagagli. Si tratta del primo contenitore anti-bomba tessile in grado di proteggere gli aerei dalle esplosioni e con essi la vita dei passeggeri. Un’invenzione molto importante, di drammatica attualità visto quello che è successo di recente all’aereo russo caduto nel Sinai dopo essere esploso in volo, quasi certamente per una bomba nascosta nei bagagli in stiva.
La sacca anti bomba è prodotta dall’azienda D’Appolonia di Genova ed è realizzata con materiali tessili e compositi che la rendono resistente all’impatto termico e di movimento generato da un’esplosione. La Fly-Bag ha un peso contenuto e può essere adattata alle esigenze del trasporto aereo. La borsa è stata prodotta come prototipo in tre versioni diverse: una per la stiva dei bagagli degli arerei a fusoliera stretta (tipo Airbus A320), una per le stive di aerei a fusoliera larga (tipo Boeing 747) e infine una per la cabina passeggeri.
La Fly-Bag è protetta da brevetto internazionale ed è certificata dall’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione (Easa).
Negli Anni ’90 erano già stati sviluppati altri prototipi di borse simili, ma erano risultati troppo pesanti e rigidi per essere installati sugli aerei. La Fly-Bag di D’Appolonia, invece, ha una struttura struttura flessibile e leggera, capace di assorbire l’esplosione di una bomba grazie a un meccanismo di deformazione controllata che è presente nei diversi strati da cui è formata. Infatti, ognuno degli strati della borsa-involucro svolge una funzione specifica di contrasto dell’esplosione di una eventuale bomba: contenimento dei frammenti, assorbimento dell’onda d’urto generata dall’esplosione e resistenza al fuoco.
Di Valeria Bellagamba