Grave fatto di sangue in Egitto. Alcuni turisti messicani ed egiziani sono stati scambiati per terroristi dell’Isis e uccisi dalle forze di sicurezza locali. L’episodio è avvenuto nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 settembre. I turisti viaggiavano su un convoglio di quattro fuoristrada nel deserto occidentale egiziano, nell’aera di Al-Wahat, a quanto si apprende, in una zona interdetta.
I turisti si erano fermati e stavano cenando, quando improvvisamente sono stati attaccati da agenti di polizia e soldati egiziani che erano impegnati in un’operazione congiunta contro terroristi jihadisti dello Stato Islamico. L’attacco sarebbe avvenuto con tre aerei da combattimento, che avrebbero lanciato missili sui veicoli, ha raccontato una fonte del tour operator che ha organizzato il viaggio al quotidiano El Mundo. Alcuni turisti hanno provato a scappare, ma i militari hanno aperto il fuoco su di loro.
Il bilancio è di 12 morti e 10 feriti. Questi ultimi ricoverati all’ospedale Dar el-Fouad, alla periferia del Cairo.
La notizia si è diffusa immediatamente a livello mondiale, suscitando lo sdegno delle autorità messicane. Il ministro degli Esteri messicano, Claudia Ruiz Massieu, ha chiamato l’ambasciatore egiziano in Messico chiedendo una inchiesta approfondita sull’episodio, mentre l’ambasciatore messicano in Egitto, Jorge Alvarez Fuentes, ha fatto visita ai connazionali feriti all’ospedale Dar el-Fouad.
“Il Messico condanna questi atti contro i nostri cittadini ed esige dal governo egiziano un’indagine esaustiva di quanto accaduto”, ha scritto su twitter il presidente Enrique Pena Nieto.
Dal canto suo, il Ministero del turismo egiziano ha dichiarato che l’agenzia turistica che aveva organizzato il tour nel deserto “non aveva permessi e non aveva informato le autorità“. I turisti “non dovevano essere lì”, ha aggiunto il Ministero. “I soldati hanno scambiato i veicoli dei turisti e delle guide egiziane per quelli di miliziani dell’Is”, ha spiegato il Ministero dell’interno egiziano, precisando che sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta.
Il tragico incidente è avvenuto non lontano dal confine con la Libia, in una zona molto pericolosa dove da tempo sono attivi dei miliziani affiliati allo Stato islamico. Proprio ieri, nel deserto occidentale egiziano, nella zona dove si trovavano i turisti, otto jihadisti hanno decapitato un uomo e lo hanno crocifisso ad un albero con l’accusa di collaborazione con la polizia. Quindi il blitz anti-terrorismo era diretto contro di loro. Purtroppo però a finire sotto il fuoco delle forze speciali sono stati degli ignari turisti.
Valeria Bellagamba