Latte, formaggi, carni, vino, distillati, miele, frutta, ortaggi, castagne, erbe aromatiche e officinali… In Valle Isarco (Alto Adige), oltre alle ben note ricchezze paesaggistiche e culturali (dalle città storiche come Bressanone, Vipiteno e Chiusa, alle alte montagne, passando per vigneti, boschi e prati all’interno di Parchi Naturali al cospetto delle Dolomiti), l’abbondanza e varietà di prodotti che arrivano direttamente dai masi arricchiscono di significati non banali il viaggio.
In Valle Isarco infatti ci sono molti agricoltori attivi che nei masi sparsi alle varie altitudini, da quelli vinicoli intorno ai 500 metri, a quelli di montagna a 1500 metri e oltre, producono materie prime di qualità a basso impatto ambientale. A questi personaggi al centro della comunità locale va anche il merito di un paesaggio curato e vitale. Per assaporare al meglio queste atmosfere, soprattutto verso l’autunno, un classico ormai è il Törggelen, usanza tutta altoatesina di cui la Valle Isarco è vera e prima depositaria. Come ormai tutti sanno, fino a novembre si usa andare preferibilmente a piedi da un maso all’altro ad assaggiare specialità tipiche locali, sopratutto a base di castagne (ma certamente non solo: i piatti tipo Schlutzkrapfen, canederli e speck la fanno sempre da padrone), magari annaffiati da vino nuovo o succhi d’uva. Ma la novità di quest’anno è che in Valle Isarco l’autenticità del rito del Törggelen viene suggellata dall’adesione di molti masi al nuovo evento speciale “Törggelen originale”: in pratica “come una volta”.
E così l’inaugurazione del Törggelen originale viene fatta coincidere con il falò delle castagne, il Keschtnfeuer, che il 26 settembre 2015 alle ore 19 avvamperà in tutti i Buschenschänke (i masi speciali del Törggelen con licenza di osteria) che partecipano all’iniziativa. Per l’occasione verranno serviti i vini della Valle isarco, castagne arrostite e specialità tipiche, e i contadini metteranno a disposizione i propri masi per visite guidate e degustazioni già dalle ore 18 (necessaria la prenotazione presso i singoli esercizi). Inoltre ci sarà una festa finale il giorno di Santa Caterina d’Alessandria, 26 novembre, con gruppi di balli folkloristici dell’Alto Adige, per salutare la conclusione del periodo festoso e brioso del Törggelen, che lascia poi spazio all’Avvento: un periodo più tranquillo ed intimo, un po’ magico, in Valle Isarco rallegrato dai famosi Mercatini originali di Natale di Vipiteno e Bressanone, anche quest’anno con molte novità da svelare (dal 28 novembre al 26 gennaio).
E se gli agricoltori dei masi sono protagonisti dell’autunno con il Törggelen, lo sono anche più in generale come protagonisti e ambasciatori di una vera e propria cultura. E’ con loro che in questa stagione si può andare alla scoperta dei valori autentici della Valle Isarco grazie a una serie di itinerari tematici ed escursioni guidate nell’ambito dell’iniziativa ‘Il Percorso dei Sapori’, da agosto fino al 15 novembre 2015 (a cura delle Associazioni Turistiche che fanno parte del Consorzio Turistico Valle Isarco). Sono tutte esperienze che offrono l’opportunità di osservare il ‘dietro le quinte’ delle produzioni, di toccare con mano come nascono quei prodotti che daranno vita ai migliori piatti tipici, e ovviamente di degustare tutte le specialità tradizionali, con un occhio di riguardo alla stagionalità autunnale.
Il Percorso dei Sapori consiste in un programma settimanale da lunedì a venerdì, con passeggiate a tema anche solo di qualche ora, a prezzi particolarmente accessibili: da 5 euro a persona o a volte gratuite; fino ai percorsi un po’ più articolati con degustazioni e dimostrazioni, per un totale di 19 tipi diversi di proposte, alcune davvero originali e inedite.
Pochi sanno, per esempio, che le prugne sono un frutto tipico di una microarea sul versante soleggiato della Valle Isarco. A Barbiano viene coltivata una varietà locale molto buona, la Bella di Barbiano, a maturazione tardiva. Per 2 martedì, tra il 1 e il 15 settembre, alle 10 si parte dall’Associazione turistica per una visita guidata fra frutteti specializzati e alberi isolati, alla scoperta della coltivazione della prugna locale. L’escursione dura 3 ore e mezzo ed è gratuita (eventuale pranzo e consumazioni non incluse).