Questa mattina un incendio è scoppiato all’aeroporto di Mosca-Domodedovo, obbligando le autorità ad evacuare circa 3.000 persone
Si è trattato di un principio di incendio nella zona dei bagagli, che ha tuttavia sviluppato una gran quantità di fumo che ha invaso il terminal dello scalo. I passeggeri si sono allontanati o sono stati fatti allontanare, ma senza scene di panico. L’evacuazione si è svolta in modo regolare.
Ad essere colpita è stata un’area di circa 20 metri quadri. Cinque persone hanno dovuto far ricorso alle cure mediche a causa del fumo, ma non ci sono state gravi conseguenze.
L’incendio ha causato il ritardo di circa 40 voli in partenza, poi le procedure di decollo sono riprese normalmente. L’aeroporto di Domodedovo è tornato a funzionare in modo regolare dopo oltre due ore dall’incidente.
Stando a quanto si apprende, il rogo sarebbe stato provocato da un corto circuito. Le autorità aeroportuali hanno fatto sapere che l’incendio si è sviluppato nel deposito di una società di costruzioni, la Strabag. Il fumo si è propagato nel terminal passando dal sistema di ventilazione.
Dopo i primi disagi, l’attività dell’aeroporto sta tornando alla normalità.
Lo scorso maggio, sempre per un corto circuito, un incendio di ben altre dimensioni aveva colpito l’aeroporto di Roma-Fiumicino, sviluppandosi dalla zona dei locali commerciali e distruggendo buona parte del Terminal 3. L’aeroporto era stato costretto alla chiusura per alcune ore, mentre il Terminal 3 è stato chiuso per alcuni mesi.
Valeria Bellagamba