Estate 2015: aumentano le presenze in Italia

Isola Bella, Taormina (Thinkstock)
Isola Bella, Taormina (Thinkstock)

Grande successo per l’Italia tra le mete turistiche di questa estate 2015. Il nostro Paese ha fatto registrare un vero e proprio boom, grazie al clima favorevole, nulla a che vedere con l’estate piovosa dello scorso anno, nonostante qualche disagio per il caldo torrido.

Le spiagge italiane sono tornate ad essere affollate di connazionali e soprattutto di stranieri. Secondo Cna Balenatori si è registrato un aumento del 20% delle presenze in spiaggia. Un bel risultato a cui si aggiunge quello molto confortante per la nostra economia, e forse finalmente anche un segnale di ripresa, di oltre 30 milioni di italiani in vacanza quest’anno, con una crescita di circa il 9% rispetto al 2014. E non finisce qui, perché a settembre andranno in vacanza altri 4 milioni di italiani, allungando così la stagione.

Tra le destinazioni preferite dagli italiani c’è in primo luogo il mare, scelto dal 65% dei vacanzieri, mentre tra i luoghi la Sicilia è la più amata, scelta da un italiano su cinque. Il successo siciliano si deve oltre al bel tempo e alle bellezze dell’isola anche alla situazione internazionale. La paura dell’Isis e di attentati terroristici, soprattutto dopo la strage di giugno in Tunisia, ha allontanato molti turisti da quest’ultimo Paese e dall’Egitto, spostandoli sulla Sicilia, spiega Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia.

Che sia la minaccia terroristica ad aver riportato i turisti in Italia ne è convinto anche il presidente di Assoturismo Claudio Albonetti, che non si fa illusioni sulla ripresa del turismo nostrano. “La crisi non è andata via – ammonisce -. La classe media è sparita, conseguenza di una crescita del Paese inesistente. Un dato? La spesa media delle famiglie italiane s’è ridotta: si arriva appena a 700 euro”, spiega; mentre Feralberghi indica in 786 euro la spesa media complessiva per una vacanza, tra viaggio, vitto, alloggio e divertimenti. Albonetti precisa: “Dobbiamo dire chiaramente che siamo stati aiutati dal meteo e dalle disgrazie altrui. Mi dispiace per loro ma è stato il terrorismo in Tunisia e in Egitto a riportare i turisti in Italia”.

Comunque la si voglia vedere, le regioni del Sud Italia hanno registrato un incremento considerevole di vacanzieri. Dietro la Sicilia, si posiziona la Sardegna, quindi la Puglia. Quest’ultima regione ha avuto un incremento eccezionale di presenze nei bed&breakfast, settore in costante crescita anche nel resto d’Italia. In Puglia, così come in Veneto, i turisti nei bed&breakfast sono cresciuti del 20%, mentre a livello nazionale la crescita è stata del 10%. Si tratta di un risultato eccezionale. Sinonimo di turismo a buon mercato, il settore rappresenta anche un nuovo modo di vivere la vacanza ed è destinato a crescere in futuro. “Chi va nel bed & breakfast lo fa perché è un turista che cerca un nuovo approccio al viaggio: visitare campagne, laghi, città d’arte. Firenze è il top in termini di numero di strutture”, spiega Marco Piscopo, presidente di Anbba, associazione dei bed & breakfast in Italia. Il successo, spiega, è stato possibile soprattutto grazie a internet che “ha raddoppiato in pochissimi anni i clienti dei circa 150 mila bed & breakfast presenti in Italia”.

Nonostante il boom del 2015, l’Italia resta insediata dai concorrenti, in particolare da Grecia, Spagna e Croazia, che hanno avuto un incremento di turisti di oltre il 10%. A favorire questi Paesi sono i prezzi concorrenziali, spesso decisamente più bassi dei nostri, e i numerosi voli low cost da cui sono raggiunti.

Valeria Bellagamba

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